Rust and Glory | Motorcycle grace

Vintage, special, instant classics. Storia, anarchia, cultura e follia della produzione motociclistica degli ultimi 100 anni.

  • Auto e moto d’epoca
  • Special e custom
  • Stile senza tempo
You are here: Home / General / Storia di una Range Rover

Storia di una Range Rover

10 Maggio 2023 by Rust and Glory Leave a Comment

Il centro di Jaguar Land Rover dedicato all’ingegneria di prodotto occupa circa 13.000 persone tra designer e ingegneri.

Nel 1966 erano però solo in tre – Spencer, Gordon e Geoff – a prendersi in carico il design di tutti i nuovi modelli Rover, e lo facevano nel tempo libero, vale a dire quando non erano pagati.

Sembra impossibile che siano state così poche persone a realizzare la prima Range Rover

Prima del 1970, il progetto assunse vari nomi provvisori, come quello di “Station Wagon Alternativa”, oppure di “Station Wagon da 100 pollici” (è questo il passo della prima Range Rover), prima che fosse battezzata con il nome definitivo.

Ed è proprio a questo che si lega la nascita di un nuovo genere di veicoli che culmina nell’ossessione di oggigiorno per i SUV di lusso e che rivela la bontà di un progetto che supera i cinquant’anni di longevità.

Ma recuperiamo innanzitutto ciò che successe tra il 1966 e il 1970. Il lavoro di Spencer era quello di varare progetti fortemente innovativi e l’idea di una station wagon di lusso rialzata nacque dopo aver maltrattato una Rover P6 2000 berlina sui campi vicino a Sulihull.

«Facevamo i 110 km all’ora fuoristrada il che è senza ombra di dubbio una stupidaggine»

Inoltre, la domanda crescente per i veicoli 4×4 che si stava generando negli Stati Uniti era abbastanza per spingere Rover a interessarsi maggiormente di un segmento che finora non avevano considerato. Ricordiamo infatti che, fino a quel momento, Land Rover aveva prodotto veicoli a metà tra un rudimentale fuoristrada e un vero e proprio mezzo agricolo.

Quando l’interesse ottenne un budget in azienda, il team di ingegneri aveva già stretto un accordo con General Motors per la fornitura del motore V.8 3.5 Buick interamente in alluminio.

Il prototipo iniziale, costruito nel 1967 vantava sospensioni completamente riviste ma trasmissione e freni delle Land Rover utilitarie allora in commercio.

Il motore V8 assicurava potenza e coppia a volontà

Il secondo prototipo prevedeva già sospensioni autolivellanti e freni a disco su entrambi gli assali.

Il terzo prototipo, completato nel 1969, aggiunse alcune finezze stilistiche che resero l’auto, da quel momento in avanti, un instant classic, tanto che questa prima versione – in produzione dal 1970 al 1996 – è conosciuta come Range Rover Classic.

L’esemplare di queste foto montava le prese per le cuffie sui sedili posteriori, per la felicità dei bambini nei lunghi viaggi

Furono costruiti sette prototipi in tutto e testati non solo in Gran Bretagna ma in tutta Europa e in Nord Africa.

Successivamente, 28 telai pre-serie vennero prodotti per condurre sperimentazioni per le realizzazioni di una versione a passo lungo (long-wheelbase o LWB) e a sei ruote, ad esempio per le ambulanze e i mezzi antincendio degli aeroporti. Questi 28 veicoli sono identificati dal nome Velar e registrati inizialmente in un paese straniero, così da rendere possibile l’omologazione in Germania, mercato al quale Land Rover puntava per la Range Rover.

Roger Crathorne possedeva varie Land Rover, tra cui la Range Rover di queste foto

L’esemplare di queste foto il cui numero di targa è YVB 166H (o solo “166”) appartiene oggi a Richard Beddall, cofondatore e proboviro della Dunsfold Collection, nata nel 1968 per preservare e divulgare la storia di Land Rover.

Il primo proprietario è però l’ingegner Roger Crathorne, dipendente Land Rover per oltre 50 anni e pilota che, con la 166, partecipò a vari rally. Assunto nel 1963, Crathorne cominciò a lavorare al progetto della Range Rover nel 1967.

Da notare il contagiri after-market, necessario nelle competizioni

«Una delle mie ultime esperienze di apprendista fu nell’ingegneria di prodotto dove mi qualificai per partecipare al nuovo progetto. Portammo l’auto fino alla produzione in serie: era fenomenale con le nuove sospensioni che consentivano di affrontare in pieno comfort anche 1.500 km di pavé e strade bianche senza alcuna conseguenza. Una volta portammo a termine un test di 5.000 km in un percorso destinato al collaudo dei mezzi militari e l’unica usura che ne risultò fu quella alla gomma del pedale del freno. Incredibile!»

La Range Rover traina la roulotte della famiglia Crathorne durante una vacanza

Crathorne acquisto la 166 dalla Rover per 400 sterline nel 1972 dopo alcuni anni di utilizzo per conto dell’azienda e ne fece a lungo l’auto di famiglia, anche per lunghi viaggi estivi in Spagna e in Grecia.

Le figlie potevano trascorrere le lunghe ore in viaggio ascoltando la musica di un sistema a cuffie mentre i genitori potevano tranquillamente tenere accesa la radio.

L’auto fu venduta nel 1979 e Bedall la recuperò da un container solo una decina d’anni fa.

L’auto versava in condizioni drammatiche tanto che, nel processo di restauro, il motore fu completamente sostituito mentre telaio, carrozzeria e trasmissione restano originali. E possiamo scommetterci che si tratta delle stesse parti messe a dura prova da Crathorne nell’International Hillrally del maggio 1971.

Crathorne alla guida della Range Rover in gara nel settembre del 1971

La 166 trionfò a quella che si può definire la prima gara di velocità fuoristrada che comprendeva strade di sassi in montagna, piste poco battute e guadi. Per parteciparvi, l’auto era stata attrezzata con roll bar, luci interne per la lettura delle mappe e il blocco del differenziale centrale.

«Andavamo a 110 km orari fuoristrada che è una vera e propria stupidaggine ma se avessimo trasportato un cesto di uova non se ne sarebbe rotta nemmeno una» ricordò successivamente Crathorne con soddisfazione.

Roger Crathorne e Vern Evans devono essersi divertiti parecchio al primo Hillrally del 1971
Possiamo immaginare la preoccupazione dei vertici Land Rove per la partecipazione della 166 a una gara che presentava una formula così innovativa con conseguenze sconosciute

Quando La Range Rover divenne della famiglia Crathorne, vennero tolti i roll bar e aggiunto l’overdrive per un maggiore comfort di marcia. Vale la pena ricordare che la 166 era dotata originariamente soltanto di 4 velocità e di altrettante ridotte.

Le sospensioni a molle e l’overdrive assicurano un comfort di viaggio al top della categoria ancora oggi

Il 3.5 litri della prima Range Rover produce 135 cv ed è capace di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 13,9 secondi. La velocità di crociera è di 120 chilometri orari. I freni a disco servoassistiti risultano efficaci anche a pieno carico e con traino agganciato.

È facile innamorarsi di quest’auto, proprio come è successo a noi. Lo stile è funzionale e elegante allo stesso tempo e, oggi come 50 anni fa, la capostipite dei SUV di lusso è in grado di condurci tanto in avventure sui tetti del mondo quanto in lunghe trasferte autostradali.

Images: Stuart Collins. Inspiration: Classic and Sports Car.

Ti potrebbe interessare anche...

  • 50 anni di Range Rover Classic50 anni di Range Rover Classic
  • 24 ore in Albania. Un’esperienza surreale e bellissima24 ore in Albania. Un’esperienza surreale e bellissima
  • La stanza dell’olio d’olivaLa stanza dell’olio d’oliva
  • Il film didattico sulla guida 4×4 realizzato da Land Rover nel 1974Il film didattico sulla guida 4×4 realizzato da Land Rover nel 1974

Commenta con Facebook

Filed Under: General, Vintage Tagged With: Land Rover, Range Rover, Range Rover Classic

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Friend me on FacebookFollow me on InstagramFollow me on Pinterest

Newsletter

Ricevi in anteprima le nostre ultime notizie.

La biblioteca Rust and Glory

Articoli recenti

Wildays ospita il Rust and Glory Motorcycle Contest

Wildays ospita il Rust and Glory Motorcycle Contest

4 Maggio 2023

L’Estate senza fine di Richard Vincent

L’Estate senza fine di Richard Vincent

29 Maggio 2023

La Distinguished Gentleman’s Ride 2023 accende la solidarietà a Brescia

La Distinguished Gentleman’s Ride 2023 accende la solidarietà a Brescia

19 Maggio 2023

Il divertimento è una cosa seria. Nuovo Fantic Caballero 700

Il divertimento è una cosa seria. Nuovo Fantic Caballero 700

16 Maggio 2023

Tag

Alfa Romeo auto d'epoca BMW BMW café racer bmw motorrad bobber Bombay Street Garage Bonneville brat brat style Café Racer Deus Ex Machina DGR Distinguished Gentleman's Ride Ducati Ducati Scrambler EICMA eventi flat track Harley Davidson Honda Honda CB 750 Honda Four Honda scrambler Indian Indian Motorcycles Kawasaki Land Rover modern classic moto d'epoca Moto Guzzi Motor Bike Expo MV Agusta Racer scrambler Special Sportster Steve McQueen Suzuki The Reunion Triumph Triumph Bonneville Triumph Scrambler Vintage Yamaha

Informazioni

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

I testi e le immagini sono proprietà di Rust and Glory quando altra fonte non è citata. In alcuni casi, testi e immagini di pubblico dominio sono ripostati da altri siti o applicazioni. Se l’autore o il proprietario dei testi e/o delle immagini, fino a quel momento sconosciuto a Rust and Glory, desiderasse o essere menzionato, o vedere I propri testi e/o immagini rimosse dal sito, può farlo presente inviando un’email a info@rustandglory.com.

All texts and images are the property of Rust and Glory when other source is not cited. In some cases, texts and images of public domain are reposted from other web sites or applications. If the author or owner, unknown to Rust and Glory up to that point, wants either to be mentioned on the website or to have his/her texts or images removed, he/she can send an email to info@rustandglory.com.

Rust and Glory

Seguici su

Friend me on FacebookFollow me on InstagramFollow me on Pinterest

Copyright ©Rust and Glory 2023 - Paper Republic s.r.l. Communication and Publishing, P.IVA 04076980244