Di Leon Hedgepeth, pubblicato originariamente su Huckberry.
Traduzione a cura della Redazione Rust and Glory.
Il regista Jeff Nichols ha collaborato con la sua storica costumista Erin Benach per la sua ultima opera, The Bikeriders. Data l’ambientazione del film negli anni ’60 e il ritratto intenso della cultura motociclistica di Chicago, replicare l’autenticità del look è stato fondamentale. Il curriculum di Benachn era di tutto rispetto e includeva film come Drive, A Place Beyond the Pines e A Star is Born.
La ricerca e la creazione dei costumi per il film sono state realizzate in tempi brevissimi. Benach e il suo team hanno lavorato instancabilmente per trasformare il denim e la pelle, arrivando persino a percuotere i materiali con sassi e pietre per ottenere un aspetto autentico e invecchiato.
Ho parlato con Erin pochi giorni prima della première del film riguardo la sua collaborazione con attori come Tom Hardy e Austin Butler, e sui consigli essenziali per rendere iconica una giacca di pelle.
Potresti guidarci attraverso il processo di creazione dei gilet e delle patch sulle giacche per The Bikeriders?
Devo ammettere che all’inizio è stato molto divertente. Poi, quando sono entrata nel vivo del lavoro, mi sono chiesta: come farò a creare non solo una copia che sembri autentica, ma una serie di copie? Per tutte le scene d’azione avevamo bisogno di stuntman e sosia, il che significava che ogni costume doveva essere replicato. Non era sufficiente avere una giacca di pelle perfetta o un denim usurato con alcune patch; a volte avevamo bisogno di tre pezzi identici.
“Abbiamo dovuto progettare e invecchiare tutte le patch da soli perché quelle originali del club erano coperte da copyright e non potevano essere replicate.”
All’inizio c’era scetticismo, ma ho assicurato al team di lavoro che tutto si sarebbe risolto in fretta. Ci siamo concentrati sulla giusta vestibilità e sulle silhouette per i jeans. Troy David, il mio esperto di invecchiamento e tintura, è stato straordinario. Ha trasformato il denim e la pelle in opere d’arte sovrattingendoli con tonalità di verde e blu per ottenere un aspetto invecchiato, poi logorandoli con sassi e pietre. Li abbiamo dipinti e spruzzati per aggiungere effetti di polvere e sporco. E poi, abbiamo creato tre copie di ogni pezzo.
Hai collaborato con il regista Jeff Nichols in diversi film, tra cui Loving, Midnight Special e The Bikeriders. Com’è stato lavorare con lui? Puoi condividere alcune informazioni sulle sue preferenze in fatto di ambientazioni e su come i costumi contribuiscono al risultato?
Jeff è il migliore, ed è una gioia lavorare con lui. La sua preparazione meticolosa e la profonda comprensione dei personaggi, insieme alle sue capacità di scrittura, gli permettono di comunicarmi tutti i dettagli di cui ho bisogno. Ed è meraviglioso ricevere così tante informazioni.
La nostra collaborazione è migliorata grazie alla coesione del nostro team. Come ho detto all’inizio, abbiamo lo stesso scenografo e direttore della fotografia e anche produttori sono gli stessi in ogni suo film. Questa continuità fornisce un senso di familiarità e facilità nel risolvere le situazione più complesse.
Anche se so che non tutti i registi possono garantire in ogni produzione lo stesso team a causa di problemi di disponibilità, è un vero vantaggio quando accade. Sapendo che stavamo girando The Bikeriders su pellicola, avevo già un’idea delle ambientazioni e dell’atmosfera del progetto, il che è stato incredibilmente utile.
Hai avuto l’opportunità di lavorare con diversi attori di primo piano in questo film, tra cui Austin Butler e Tom Hardy. Puoi condividere com’è stata l’esperienza di lavorare con loro? Inoltre, hanno collaborato quando si è trattato di creare i costumi per loro?
C’è sempre un elemento di collaborazione nella recitazione, che è cruciale perché è una forma d’arte. Ogni attore porta la sua interpretazione unica del personaggio, ed è importante navigare questo processo insieme. Per questo film, avevamo una visione chiara di come i personaggi dovessero apparire basata sul materiale di riferimento del libro.
Il materiale di riferimento era piuttosto diretto: bastava abbinare le foto dei personaggi dell’epoca agli attori e il gioco era fatto!
Per Jodie (Jodie Comer, n.d.t.), non avevamo molte foto di Kathy, quindi c’era molto spazio per l’interpretazione. Jodie è stata fantastica durante le prove; si è immedesimata del tutto in Kathy, il che ha aiutato a dare vita al personaggio. È un processo trasformativo: trovare la postura del personaggio, capire come si muove, come parla e replicare fedelmente tutti questi tratti.
Austin (Autin Butler n.d.t.) è stato fantastico. Era profondamente interessato al periodo ed entusiasta di imparare tutti i dettagli sui motociclisti, incluso come decoravano i loro gilet. Tom (Tom Hardy, n.d.t.) è stato altrettanto grande, sempre concentrato sul sentirsi a suo agio nei vestiti. Preferisce una certa vestibilità per sentire il personaggio sul suo corpo.
In generale, le esperienze di fitting e sviluppo dell’abbigliamento con gli attori sono state meravigliose, e tutti si sono dimostrati profondamente collaborativi.
Hai lavorato con il rinomato marchio di pelle Schott per The Bikeriders. Com’è andata?
Era estremamente importante per noi che le giacche di pelle fossero di alta qualità. C’è una vasta gamma di pelli disponibili, da eccezionali a scadenti. Avevo già usato i prodotti Schott in alcuni film, e nel corso degli anni, ho imparato ad apprezzarli come un marchio classico noto per i loro capispalla ben fatti e con una lunga storia.
Dall’inizio, ho compilato una lista di alcuni marchi che credevo fossero perfetti, e Schott era in cima. Eravamo entusiasti quando hanno accettato di collaborare. Schott ha lavorato diligentemente e rapidamente, come abbiamo fatto noi, collaborando con me sulla ricerca e la riproduzione di ogni dettaglio.
Che influenza specifica avete tratto tu e il cast dal libro di Lyon? (Si veda il paragrafo finale di quest’articolo, n.d.t.)
Le interviste sono state incredibilmente utili per modellare i personaggi e comprendere le loro motivazioni. Ad esempio, Cal, interpretato da Boyd Holbrook, è descritto come un nerd che ama gli aspetti tecnici di carburatori e motori. Questo dettaglio mi ha aiutato a comprendere l’entusiasmo e la meticolosità del suo personaggio, che si riflette nel suo elaborato gilet ricco di dettagli.
In contrasto, il personaggio di Benny, interpretato da Austin Butler, è stato concepito per apparire più disinvolto e spensierato. Volevamo che il suo look passasse il messaggio che aveva messo insieme i colori in modo casuale, preoccupandosi dell’estetica generale senza ossessionarsi sui dettagli.
Quali consigli puoi darci su come indossare bene una giacca di pelle?
Cercate una pelle naturale che resista al tempo. L’aspetto iniziale, sia che sia nuovo o lucido, non è rilevante. Spesso, le finiture più lucide sviluppano un look più accattivante e vissuto con l’età.
Non esitate a investire in una giacca di pelle di qualità. Consideratela un pezzo che resterà con te per un decennio o più. Mentre gli stili possono evolversi e le mode cambiare, una giacca scelta in base a un design classico e ben realizzata rimarrà una compagna fidata per anni.
La vestibilità è tutto. La giacca dovrebbe adattarsi al corpo, facendovi sentire come se fosse una seconda pelle. Prestate attenzione alla lunghezza in vita, poiché questo può influenzare l’aspetto generale.
Hai menzionato che ogni patch sulle giacche doveva essere approvata dagli avvocati, quindi tu e il tuo team le avete create tutte. Quali riferimenti avete usato per progettarle?
Innumerevoli documenti, tantissimi libri. Abbiamo esplorato volumi pieni di diverse patch e ne abbiamo tratto ispirazione. Si trattava di anarchia e controcultura. Sapevi che “evil” scritto al contrario è “live”? Abbiamo anche abbracciato detti come “If you ain’t a biker, you ain’t shit.” Abbiamo rielaborato queste idee, poi ci siamo immersi nel design grafico, modificando e perfezionando: “Facciamo questo, cambiamo quello, aggiungiamo un dettaglio qui, ecc.”
Quali i consigli per fare shopping di giacche di pelle vintage o jeans?
Pazienza e sperimentazione sono fondamentali. È come una ricerca continua dell’oggetto perfetto. Preferisco il denim grezzo senza stretch. Invecchia magnificamente, proprio come la pelle. Allo stesso modo, i pellami naturali sono sempre preferibili. Si tratta dell’integrità delle fibre naturali. Quindi, continuate a essere pazienti e a cercare finché non troverete ciò che funziona meglio per voi.
THE BIKERIDERS DI DANNY LYON
Pubblicato per la prima volta nel 1968, e ora tornato in stampa per la prima volta in dieci anni, The Bikeriders esplora le storie e i personaggi delChicago Outlaws Motorcycle Club. Questo volume in formato giornale presenta fotografie originali in bianco e nero e interviste trascritte di Lyon, realizzate dal 1963 al 1967, quando era membro della banda Outlaws. Autentica, personale e senza compromessi, la rappresentazione di Lyon offre una prospettiva grintosa ma umana che sovverte le opinioni più legate alla tradizione.
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