C’è una Land Rover della famiglia reale in vendita all’asta

Questa Land Rover Series I porta con sé un significativo valore storico: fu acquistata da Elisabetta ancora prima di diventare Regina, usata dal Principe Filippo e dal Principe Carlo (ora Re Carlo III) e infine dalla Regina Madre nel Castello di Balmoral, in Scozia.

La Land Rover Series I rappresenta la prima auto prodotta dal marchio inglese: mezza fuoristrada e mezza trattore, è divenuta negli anni un’icona non solo automobilistica ma anche culturale e, con relativamente poche variazioni, è rimasta in produzione fino al 2017, per quasi 70 anni.

La storia della Land Rover Series I:

  • Dopo la Seconda Guerra Mondiale, serviva un mezzo che potesse circolare agilmente sulle strade ma anche sui terreni accidentati e che funzionasse, all’occorrenza, da trattore. Doveva essere piccolo e facilmente esportabile nei paesi del Commonwealth, così da generare fondi in madrepatria.
  • Fu Maurice Wilks, all’epoca capo del design di Rover, a disegnare la Series I. Sulla base dei suoi stessi bisogni (possedeva una fattoria in Galles) pensò che un mezzo metà Jeep Willis e metà trattore potesse essere utile a molte persone.
  • Il progetto di Wilks utilizzava un telaio a longheroni in acciaio, sospensioni a balestra, carrozzeria (sarebbe meglio parlare di “cabina”)  in lega di alluminio prodotta a partire dagli scarti di produzione dell’industria aeronautica britannica. In questo senso, la Series I rappresenta uno dei primi esempi di economia circolare. Era dotato di un sistema PTO (Power Take Off) per divenire all’occorrenza una macchina agricola e funzionare come un trattore.
  • Nel 2010 Carlo, allora Principe del Galles, decise di procedere al restauro completo dell’auto presso Land Rover Classic Works.

Il futuro che nessuno immaginava

È quasi incredibile come il marchio Land Rover sia poi diventato un simbolo di lusso e di potere economico, quando invece nasceva per produrre mezzi da lavoro. Non solo la Range Rover, a tutti gli effetti il primo SUV di lusso, ma lo stesso Defender, erede in linea diretta della Series I che vediamo nelle foto qua sotto, mette insieme doti fuoristradistiche a elevati confort e velocità.


Ti piace l’articolo? Sai, scriverlo ha richiesto tempo, energia e passione.
Vuoi fare qualcosa per noi? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere contenuti esclusivi
e lascia un commento sulla nostra pagina Facebook.

Non solo designer ma genio del marketing

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, le auto di lusso Rover subirono un crollo delle vendite, ed è per questo che Maurice Wilks decise di proporre un’auto che fosse funzionale al lavoro di tanti nelle campagne, e che al contempo costasse poco e fosse economica da mantenere. Il motore è infatti un quattro cilindri di 1.600 cc e la coppia è trasferita alle ruote tramite un riduttore e un cambio a 4 marce. Questo consente alla Series I di arrampicarsi come un camoscio su qualsiasi fondo, dalle dolci colline delle Cotswolds alle Highland Scozzesi in pieno inverno.

La carrozzeria in alluminio era prodotta a partire dagli scarti di produzione dell’industria aeronautica britannica. In questo senso, la Series I rappresenta uno dei primi esempi di economia circolare.

Un pezzo di storia al miglior offerente

L’auto che vediamo nelle foto – conservata dopo il restauro prima al Castello di Balmoral e poi al Grampian Transport Museum – è ora in vendita all’asta di Silverstone. L’acquirente pagherà, con tutta probabilità, un prezzo tra le 100.000 e le 150.000 sterline.

Photo credits: Silverstone Auctions. Inspiration for this article: silodrome.com.

 

Commenta con Facebook

Ti potrebbe interessare anche...