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Honda CB 750 Four Cafe Racer by Punto Moto Vicenza

5 aprile 2018 by Alessandro da Rin Betta Leave a Comment

Direttamente dal cuore degli anni 70, una Honda CB 750 Four rivista in chiave cafe racer grazie all’esperienza e alla passione di Alberto di Punto Moto

honda-cb-750-punto-moto-vicenza-9La cafe racer in vetrina

Quante volte vi capita di passare davanti alla vetrina di una officina di motociclette e di guardarla ogni volta, anche ogni giorno, nonostante ci siano sempre le stesse moto esposte? Ammettetelo, non potete farne a meno. Vuoi la curiosità di scoprire una novità rispetto al giorno prima (o magari la mattina stessa o la sera precedente) o l’ammirazione di un modello che vi prende particolarmente ogni volta che ci passate davanti rallentate e volgete lo sguardo oltre al vetro spesso.
Quando passo davanti a quella di Punto Moto nei pressi della zona industriale di Vicenza a me capita sempre. E un giorno è stato diverso dagli altri, perché a colpire la mia attenzione c’era quella Honda CB 750 Four Cafe Racer che dalla sera alla mattina è spuntata dagli anni ’70 in un balzo lungo oltre 40 anni.
Impossibile non notarne la forma snella, il cupolino col faro giallo, le superfici lisce e lucide che finivano in quel codino minimalista e il motore cromato lucidato.
In un mondo perfetto, farei questo come lavoro e mi sarei fermato immediatamente per inchiodare Alberto alla sedia e fargli il quarto grado su quella meraviglia, mentre la prima cosa che ho potuto fare è stata quella di chiamarlo per chiedergli un appuntamento e la possibilità di provarla per farci questo pezzo.

Honda CB 750 Four Cafe Racer

La cafe racer che Alberto ha saputo realizzare da questo esemplare di Honda CB 750 Four datato 1974 è molto classico e accattivante.
La moto è stata revisionata e restaurata completamente di meccanica, ciclistica e carrozzeria con messa a punto in strada.
Per quanto riguarda la ciclistica, gli interventi hanno riguardato l’avantreno con nuove forcelle e piastre Marzocchi da 38 e semi manubri regolabili Tommaselli. L’impianto frenante è stato aggiornato con un doppio disco anteriore forato con tubi Avio e con una pompa freno Grimeca da 16.
Nuove anche le sospensioni posteriori Koni.
Per esaltare lo spirito racing le pedane sono state arretrate e per dare voce al quattro cilindri nipponico Alberto si è affidato a uno scarico 4 in 1 Marving.
Il motore è stato completamente rivisto: sono stati utilizzati nuovi cornetti dei carburatori, liberi e in alluminio con relativa carburazione a getti. Sono stati montati i coperchi carter in alluminio per l’accensione e la frizione è stata rivista.
La carrozzeria è tutta in vetro resina. Cupolino, codino, parafango anteriore e serbatoio con tappo a vite in alluminio sono pezzi grezzi per le moto da pista.
Il cupolino, partendo da una base SF, è stato modificato fino ad ottenere una linea bassa e filante ma è stato necessario realizzare il sostegno anteriore dal telaio.
La sella è stata costruita interamente su misura e in base alle dimensioni del proprietario.
Il codino modificato il fanale posteriore racchiude posizione, stop, luce targa e catarifrangente.
La verniciatura lucida doppio strato dona a questa special un look banditesco che riporta alle scorribande britanniche degli anni ’60.
Sono stati realizzati ex novo gli adesivi per serbatoio e i fianchetti, mantenendo i loghi originali Honda 750 Four.
Tutte le modifiche si ispirano a quelle dell’epoca utilizzando pezzi originali, per convertire le moto in sportive stradali o da pista.
Dall’aftermarket derivano solo gli specchietti bar-end tondi e le frecce (che sono state montate costruendo i supporti sotto il cupolino e a fianco agli ammortizzatori in modo che fossero poco evidenti).
Al momento, Alberto è impegnato nella realizzazione del contagiri a fondo bianco da montare nel cupolino.

Come va la Honda CB 750 Four Cafe Racer su strada

Non contento di una descrizione tecnica, ho chiesto ad Alberto la possibilità di provarla su strada, perché non potevo farmi scappare questa occasione e per pura libidine.
Appena montato in sella, ho voluto misurare la posizione delle pedane arretrate: il feeling non è dei più immediati ma è coerente con la filosofia della motocicletta, ovvero per motore e ciclistica questa Honda CB 750 Four Cafe Racer deve essere sfruttata più in pista che per le strade cittadine.
La posizione di guida quindi è raccolta e stesa sul serbatoio, il cupolino oltre che a una funzione estetica svolge anche quella più pratica di proteggere dall’aria.
La moto esce dall’officina dopo mesi e mesi di lavori e il motore non è così pronto, considerando anche la bassa temperatura dell’aria ha bisogno di un po’ di tempo per svegliarsi ma si sente che sotto al sellino il quattro cilindri è forte e potente e ha molta voglia di sfogarsi in mezzo i cordoli. O se proprio non si può sui tornanti montani, dove può sfruttare potenza, coppia e leggerezza, una combinazione micidiale per qualsiasi moto moderna.
Il sound potrebbe risvegliare i ricci dal letargo (la prova risale agli inizi di marzo) tanto è forte pieno e tondo il rombo che esce dai doppi scarichi.
Non appena si prende il giusto feeling, la Four diventa divertente da guidare anche in mezzo al traffico. E pazienza se talvolta lo sterzo è limitato dal cupolino perché la seduta bassa da terra consente di poggiare i piedi e muoversi facilmente mentre gli specchietti bar-end oltre a non invadere l’estetica della CB 750 danno una perfetta visuale posteriore.
Girare il gas e sentire gli scarichi borbottare al minimo e urlare non appena salgono i giri spiega la libidine di cui parlavo a inizio paragrafo.
Manca solo quel contagiri da posizionare nel cupolino poi in giro per le strade ci sarà un felice ed invidiabile motociclista.

Ph. Creditis: Edoardo Embrinati

 

 

Durante la prova su strada abbiamo usato:
Casco: 70s Helmets SuperFlakes Vintage Racer
Giacca: Dainese Stripes Evo
Pantaloni: Spidi Furioous Tex Jeans
Guanti: Spidi TX-1 Glove
Scarpe: Stylmartin Marshall

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