Wildays – La California “emiliana” raccontata dagli Anvil

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Sommersi dalla valanga di eventi motociclisti a maggio… noi di Rust and Glory ci siamo persi la prima puntata di Wildays, l’evento dedicato alle motociclette, alla natura e al buon cibo organizzato all’Autodromo Varano de’ Melegari in provincia di Parma.

Imperdonabile direbbe qualcuno, lo sappiamo. Proprio per questo ci siamo fatti raccontare tutto dagli amici che ci sono stati ma – ovviamente – non era abbastanza. Allora abbiamo deciso di contattare direttamente gli organizzatori: gli Anvil (San Marco e Phonz) e Gian Maria Montacchini.

Non chiedere all’oste se il vino è buono, si dice. Può darsi. Ma noi volevamo sentire tutte le campane. Tutte quante.

Pomeriggio d’ufficio, telefono in viva voce e parte il racconto, da una parte noi di Rust and Glory, dall’altra San Marco e Phonz  (gli Anvil) e Gian Maria Montacchini.

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Allora com’è andata? San Marco prende la parola e si tuffa subito in una risposta romantica: “Era un sogno che avevamo nel cassetto quello di organizzare un evento di questo tipo. Vederlo realizzarsi è stato incredibile, fantastico.” C’è tanta passione nel racconto che mi fanno gli Anvil. Poi Gian Maria Montacchini prende la parola e prova a darmi qualche numero: “Varano de’ Melegari è uno spazio enorme, abbiamo fatto dei calcoli e sui tre giorni 5.000 visitatori ci è sembrato un numero equilibrato. La cosa che però mi ha sorpreso maggiormente in positivo è stata l’elevatissima percentuale di stranieri. Svizzeri, tedeschi, inglesi. Almeno il 40%. Sembrava di essere in California, non nella provincia di Parma.”

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Giri in pista sul circuito di Varano, gare d’accelerazione sull’ottavo di miglio e traversi nei tracciati sterrati. Test ride, cibo e musica dal vivo. Ah beh. Certo. Ovviamente free camping, altrimenti che Wildays sarebbero stati? Questi gli ingredienti dell’evento che ci ricordano The Reunion di Monza (tenutosi la settimana precedente) e i numerosi appuntamenti nazionali e internazionali passati e alle porte. A dimostrazione che nell’ambiente motociclistico c’è fermento, voglia di divertirsi e stare insieme.
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“Avevamo tre parcheggi, uno per le moto moderne, uno per le modern-classic e per le classiche e uno per le special selezionate per il Bike Show. E’ stato bello perché alla fine c’erano motociclisti di tutti i tipi,” così ci ha spiegato Phonz sottolineando come in realtà non ci siano compartimenti stagni in fatto di gusti per le due ruote. “Abbiamo visto arrivare motociclisti con la moto da pista moderna che poi, finito il giro sul circuito, hanno tirato fuori lo scramblerino anni ’70 per giocare con la polvere,” ha aggiunto Montacchini.
Chi è veramente appassionato di moto, non fa distinzioni. Ma i gusti son gusti. Intendiamoci. A noi per esempio i T-Max fanno incartapecorire istantaneamente la pelle.
Ma dovevamo strappare una news ai simpatici Anvil e alla fine ce l’abbiamo – quasi – fatta. A proposito dei test ride. Tra le case motociclistiche presenti ad offrire questo servizio, c’era la Zero Motorcycles. Questa sì che è californiana purosangue. Spinta in avanti, verso il futuro a zero emissioni e con il propulsore 100% elettrico. Che ci fa a Wildays, un evento dal sapore vintage americano – alla On Any Sunday di McQueen per intenderci – una moto elettrica?
Beh, se avesse un aspetto più rude, più stiloso, la Zero potrebbe fare breccia anche nei cuori più “affezionati” al pungente odore di benzina e olio motore.
Ma voi Anvil la fareste una special su base Zero Motorcycles? Oppure, la state già facendo? Dal viva voce scatta una sonora risata. “Boh” mi rispondono in coro San Marco e Phonz. Beh, come risposta direi che è più che esaustiva.

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