Royal Enfield: sia che vengano adibite al trasporto di animali in Tibet, o utilizzate in guerra per movimentare armi pesanti, o che assurgano allo status di bad-ass motorcycles per qualche gang asiatica, sembra che non ci sia nulla sulla faccia della Terra in grado di fermarle.
Quella di oggi è una versione fighetta della gloriosa monocilindrica anglo-indiana: una bobber dalle linee filanti e dalle cromature evidenti, con un bellissimo azzurro pastello a impreziosirla ulteriormente. I dettagli in pelle, dalla sella alle bisacce su misura, sono la ciliegina sulla torta per questa beach cruiser destinata a solcare i lungomare della cittadina canadese di Kelowna, dove Brent Giesbrecht di MotoVida risiede.
C’è anche un po’ di Italia in questa Royal Enfield: le manopole vengono da un mercatino delle pulci, fanno molto Graziella e hanno determinato la scelta dei colori del serbatoio. Incredibile no?
Brent ha deciso di tenere la moto per sé perché “Ogni volta che la guido, mi viene spontaneo un enorme sorriso”. Nella foto qui sotto possiamo ammirare il suo enorme sorriso.
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