– Testi di Alessandro Da Rin Betta –
Filippo Barbacane è uno dei maggiori esperti di Moto Guzzi d’Italia. Nella sua ultima realizzazione, da una T3 California ha ottenuto la più classica delle special con soluzioni moderne per migliorare il gusto di guida. LaMoto Guzzi Ritmo Veloce è stata una delle special più ammirate al Motor Bike Expo 2017.
Ci credereste se vi dicessimo che quella nelle foto prima era una Moto Guzzi T3 California? Proprio da questo modello del 1979 Filippo Barbacane, l’uomo che si cela dietro il marchio Officine Rossopuro, è riuscito a ottenere una special dal sapore sport retrò.
Filippo ha lavorato seguendo una idea precisa: realizzare una special molto classica, ma allo stesso tempo dall’aspetto sportivo e compatta, dotata di soluzioni moderne per il piacere di stare in sella.
Come punto di partenza ha cominciato dal basso e cioè dalle ruote: la Ritmo Veloce monta cerchi da 17” con gomma posteriore maggiorata da 160. Da segnalare il brevetto per i cerchi a raggi, che prevede l’uso dei vecchi mozzi Guzzi ma convertiti in tubeless in alluminio. Di conseguenza è stato costruito un forcellone posteriore maggiorato per ospitare la nuova gomma.
L’altro elemento rivisto è stato l’avantreno: si doveva dare un aspetto basso e pieno alla carenatura della forcella anteriore, decisione che giustifica il faro incassato. Per tutta la carrozzeria è stata seguita questa idea, cercando di mantenere la moto molto compatta, con linee curve e convesse belle piene.
Nessuna modifica al telaio della T3 California
In terzo luogo, Filippo non voleva modificare il telaio: nessun taglio, nessuna prolunga, perché la Moto Guzzi T3 California ha un valore storico immenso che merita il rispetto di essere riportata allo stato originale.
Così per far sembrare la moto più corta ha costruito un codino che inglobasse il telaio.
È stata seguita questa logica anche per la realizzazione del serbatoio e dei fianchetti.
La strumentazione è stata incassata nel serbatoio.
Il motore è stato completamente ripulito, lucidato in alcune parti e naturalmente revisionato cosi come cambio e trasmissione, interventi che Filippo apporta in tutte le sue motociclette.
Lo scarico omologato è una realizzazione Mass Moto su disegno di Filippo. Al suo interno ci sono dei silenziatori che gli conferiscono l’aspetto di due drag pipe ma che in realtà hanno un funzione tecnica ottimale per il motore e per le prestazioni.
Gli ammortizzatori Marzocchi sono regolabili a gas, il supporto pinza posteriore è in alluminio, il supporto motore in alluminio.
Tra altri particolari che completano la Ritmo Veloce, i dischi freno da 300 alleggeriti e una borsetta in pelle laterale.
Perché il nome Ritmo Veloce?
Questa motocicletta nasce da una vecchia Moto Guzzi T3 California.
Il nome Ritmo Veloce vuole ricordare la sua indole, una moto realizzata per andare forte, con un telaio Tonti della Guzzi sempre preciso e stabile, che con coperture più moderne e sospensioni migliori le permettono di mantenere un “Ritmo Veloce”. Su per le strade piene di curve delle montagne cosi come sui rettilinei.
Come per tutte le sue realizzazioni, che sia lo stile, che sia il nome, Filippo le azzecca sempre!
Officine Rossopuro by Filippo Barbacane
Filippo Barbacane è un nome noto nel panorama motociclistico italiano, seppur non sia un ragazzo copertina né un cacciatore di riflettori. Molti associano il suo nome ad un programma tv dedicato al mondo cafe racer e special e allora più di qualcuno a questo punto potrebbe obiettare la precedente affermazione. Ma Filippo era la persona più indicata per quel programma, visto che lo sponsor della trasmissione era una marca di motociclette italiane che lui conosce bene anzi, benissimo: nessuno meglio di Filippo Barbacane conosce le Moto Guzzi.
Opera sotto il marchio di Officine Rossopuro a Pescara con passione, creatività, amore per il motociclismo ed il design.
Nel 1993 inizia a concretizzare l’idea di trasformare i sogni in realtà, grazie al customizing interpretata come una forma d’arte, come ogni opera artigianale.
Sportive, motard, enduro e qualche moto d’epoca sono le basi sulle quali esprime la sua creatività per realizzare special, cafe racer e prototipi di circa qualsiasi genere.
Filippo non si specializza in un determinato stile o filone ma esplora ogni forma di creatività che riesce a visualizzare in una motocicletta, combinando artigianato e design, fondendo meccanica e sperimentazione.
E una filosofia precisa da seguire: distinguersi dai tanti customizzatori di Harley-Davidson ed esser riconosciuto per quello che fa.
Si è innamorato del marchio di Mandello del Lario con una V11 che tremava tutto, ma non poteva esserci nessun altro bicilindrico all’infuori di quello dell’Aquila, alla quale si dedica completamente. Non sbagliandone una!
Photo credits: Officine Rossopuro
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