Dopo tanti tentativi, alcuni interessanti, altri facilmente dimenticabili, la BMW R Nine T di FCR Original rappresenta la customizzazione definitiva della modern classic bavarese.
Il 2023 marca il decimo anno in cui è possibile entrare in un dealer BMW – ovviamente con giubbotto di pelle e Red Wings, qualche piccola concessione a Barbour e Belstaff – e acquistare una BMW R Nine T customizzabile già dalla casa. Il sito di BMW Motorrad recita infatti “Una sola R Nine T: la tua”. Noi ci crediamo ma se si vuole aggiungere un tocco di esclusività squisitamente artigianale, ecco che rivolgersi a preparatori come i nostri amici francesi di FCR Original può rendere la tua moto “tua tua”.
La BMW R Nine T rappresenta la seconda rivoluzione in casa BMW. Difatti, per i primi 90 anni della sua storia e fino al 2009, BMW aveva prodotto moto dal design piuttosto conservatore e dalle linee marcatamente teutoniche che avevano riscosso grande successo tra chi cercava affidabilità e sensazioni di guida uniche, dovute al baricentro basso, al poco calore generato sulle gambe, alla lunga resistenza in sella che solo le bavaresi riuscivano a offrire. La moto simbolo delle tante virtù descritte sopra fu certamente la R G/S, la cui eredità tecnologica e culturale ha consentito a BMW di esplodere da nicchia a grande produttore.
Ma se la R Nine T del 2014 esprime la seconda rivoluzione, a quale modello leghiamo la prima? Certamente alla S1000RR del 2009: la dimostrazione che, pur senza una storia in questa particolare nicchia, gli ingegneri BMW sono in grado di produrre superbike al livello dei migliori.
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La R Nine T di FCR Original è lontana anni luce dalle preparazioni su base modern classic bavarese già pubblicati su Rust and Glory: sia la Shaker di Toys Garage che la Dark Fighter di Mandrill Garage tendevano verso la cusotmizzazione artistica, quasi le loro R Nine T fossero dovute comparire sul set di Mad Max. D’altra parte, l’estro era ciò che richiedevano i tempi anche sé, probabilmente, l’esasperazione nella direzione della moto-scultura ha contribuito a allontanare gli appassionati dal mondo delle special per riavvicinarli alle classiche. Ci fu poi la Coyote di Fuel Motorcycles ma è nella moto che vi presentiamo oggi che si realizza la maggiore tensione verso il classic heritage, pur senza tradire il bisogno di materiali e parti contemporanee nella scelta dei componenti per una moto che è, a tutti gli effetti, un concentrato di tecnologia.
Saltano all’occhio i colori scelti per il serbatoio – chi conosce la storia BMW li ricorderà su più di un modello M Sport – e le concessioni inesistenti all’acciaio e alle cromature: ogni dettaglio, a parte dove tecnicamente impossibile (steli delle forcelle, dischi dei freni, raggi delle ruote) è stato ripreso in colore nero opaco utilizzando il trattamento DLC a base di carbonio. I filtri dell’aria sono ora K&N a tutto vantaggio della coppia ai bassi regimi, mentre lo scarico artigianale di FCR Original (i ricordi vanno dritti a Buell) contribuisce a un allungo più corposo e a una rumorosità “come nessun’altra”. La strumentazione è ovviamente Motogadget.
No, non l’abbiamo guidata ma siamo certi che apprezzeremmo moltissimo il flair di una moto che racchiude in sé le tante decadi della modernità, fino al meglio di quanto propone oggi BMW.
Photo credits: FCR Original
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