Siamo alla terza enduro del Bombay Street Garage, la Fulmine, o #bombay7 seguendo l’ordine cronologico. Si tratta di una Honda XL600 del 1987 ridisegnata e alleggerita delle sovrastrutture che rendono troppo spesso le enduro anni ’80 dei monumenti alla plastica.
“Appena arrivata in garage”, raccontano i ragazzi marchigiani, “abbiamo avuto la visione del risultato finale: la moto doveva essere qualcosa di diverso, qualcosa che la distinguesse dalle Yamaha XT realizzate in precedenza”, come questa ad esempio.
Si è subito provveduto a smontare accuratamente ogni singolo componente e a sgravare la moto di tutto il superfluo d’epoca. Allo stesso tempo è iniziata la ricerca del serbatoio, il pezzo più importante per la coerenza della moto allo stile Bombay. “Dopo averlo cercato tra tanti, alla fine ne abbiamo trovato uno che calzava a pennello. Sembrava che stesse aspettando soltanto la Fulmine!”
La parte anteriore ha richiesto l’adattamento del nuovo serbatoio al telaio, mentre il posteriore, opportunamente accorciato, ospita ora lo strip-led per luce e frecce. A quel punto, non restava altro che la sabbiatura e la verniciatura.
Come? Tutto qua? Osserveranno i lettori più scrupolosi. Per non lasciarvi con l’amaro in bocca, vi sveliamo alcuni dei componenti che mettono inequivocabilmente la firma del Bombay Street Garage alla Fumine: nuove gomme Metzler sui cerchi verniciati di nero, revisione completa del mono ammortizzatore posteriore con cromatura della molla originale, filtri a cono, sella e strumentazione “Koso” digitale.
Ma i due particolari che colpiscono subito l’osservatore attento sono lo scarico artigianale con uscita sotto al motore (e un sound da urlo) e il frontalino anteriore in legno che i nostri amici marchigiani definiscono “un tocco di follia e originalità” perché “non volevamo fare il solito frontalino di metallo, volevamo invece che la moto indossasse qualcosa di nuovo ed unico!”
Senza concessioni a vezzi estetici, #bombay7 non è una moto da adulare, ma una scrambler da domare aggressivamente su ogni terreno, perché “la strada non basta a tenere a bada un Fulmine”, come recita il messaggio promozionale con cui la moto è stata lanciata. Il nome, bisogna dirlo, rende bene l’idea: “abbiamo deciso di chiamarla Fulmine, perché le abbiamo rivisto la trasmissione e quando si apre il gas, in accelerazione su qualsiasi terreno è difficile starle dietro!”
Photo Credits: Bombay Street Garage for Rust and Glory
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