BMW Replica Helmut Dähne – Imola ’72 by Ruote Celeri

L’atelier vicentino Ruote Celeri ha ricostruito la moto con cui Helmut Dähne corse a Imola nel 1972: un esemplare talmente fedele all’originale da ricevere il personale apprezzamento del pilota tedesco. Ma non finisce qui, perché Ruote Celeri, con questa moto, si è aggiudicata anche il Premio Giovanni di Pillo per la special più significativa all’ultima edizione del Motor Bike Expo. I giudici Dj Ringo e Cristina, moglie del noto giornalista scomparso a ottobre dell’anno scorso, non hanno avuto dubbi nel riconoscere il valore un progetto finalizzato non solo all’estetica o alle prestazioni ma dalla chiara e significativa eredità storica e culturale.

Helmut Dähne

Helmut Dähne nasce il 29 novembre del 1944, la sua carriera sportiva si estende per quasi quarant’anni, dal 1965 al 2004, quando, a sessant’anni già compiuti, si ritira dalle competizioni a causa di una caduta. Detiene vari primati, tra cui quello sul giro al Vecchio Nürburgring.

Nel corso della sua carriera, Helmut Dähne prende parte solo a 2 GP del Motomondiale: le edizioni 1972 e 1974 del Tourist Trophy. Vale la pena ricordare che la tappa all’Isola di Man faceva parte del Motomondiale e che solo nel 1976, per ragioni legate alla sicurezza dei piloti, si decise di escluderla. Queste rimangono le sue uniche presenze anche perché la sua altezza sopra la norma (190 cm) fatica a adeguarsi alle moto da Gran Premio, ma risulta invece nei range previsti per le gare di endurance a cui partecipano le moto derivate da quelle di serie. Dagli anni settanta agli anni novanta, Dähne corre nei più lunghi circuiti motociclistici del mondo, dai 20 km del Nürburgring Nordschleife, ai 60 km dello Snaefell Mountain Course del Tourist Trophy all’Isola di Man.

Dähne, dal 1976 collaudatore per l’azienda tedesca di pneumatici Metzeler con il compito di occuparsi dei clienti direttamente sui campi di gara, viene incaricato successivamente delle pubbliche relazioni, vista anche la sua notevole reputazione di pilota.

Dal 1965 al 1971 partecipa perlopiù a gare fuoristrada, e inizia a gareggiare su strada nel 1968 con la vittoria nella gara in salita di Sudelfeld, nelle Alpi bavaresi. Dal 1972 al 1986 prende parte a 23 gare al TT dell’Isola di Man.

Partecipa anche ai campionati “Seriensport” tedeschi dove gareggiano moto stradali, potendo testare e esibire le moto che le varie aziende gli affidano. Nel 1973 vince il primo di questi campionati tedeschi nella classe 1000cc, vincendone 15 in carriera, l’ultimo nel 1993. Nella 1000 km di Hockenheim, evento del sabato di Pasqua dove team di 2 piloti cercano di percorrere la distanza prevista nel più breve tempo possibile, Dähne e i suoi compagni si impongono in 18 delle 26 manche. L’ultimo successo è del 2001. Dähne entra anche in gare più competitive, come il campionato del mondo Endurance, nel quale arriva 3º nel 1980 alla guida di una Honda semi-privata.

Dähne realizza il primo dei suoi record al Vecchio Nürbungring nell’agosto 1988 con una Suzuki GSX-R in 7:55.07. Successivamente, abbassa il tempo sul giro a 7:53.08 con una Honda RC30 nel luglio 1990, 7:50.71 nel giugno 1992 fino allo 7:49:71 del 23 maggio 1993 con una Metzeler ME Z1.

Il 2 luglio 1994, Dähne non prende parte allo Zuvi (vinto da Herbert Mandelartz con 7:55.78 min) per ritornare a correre all’isola di Man per la 24ª,25ª e 26ª volta. Il miglior tempo al TT è 19:45, ma in una caduta si frattura la tibia.

Nessun’altra gara motociclistica verrà disputata al Nordschleife dopo il 1994 e, dato che l’omologazione come circuito motociclistico non viene rinnovata,  Dähne rimarrà il detentore ufficiale del record, con il tempo di 7:49.71 realizzato nel 1993.

Nel 1996, durante un test per una rivista, Dähne cade nella sezione del Fuchsröhre, una delle più veloci del Nordschleife. Dopo questa caduta continuerà a correre nelle gare in circuito, ma finirà solo 3º nelle classifiche del 1997 e del 1998, peggiorando ulteriormente negli anni successivi. Dopo aver vinto la 1.000 km di Hockenheim nel 2001 e 2002, chiuderà la sua lunga e sfolgorante carriera nel 2004.

 


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La moto

La special Replica Helmut Dähne di Ruote Celeri nasce per colmare un vuoto molto sentito tra gli appassionati del Marchio dell’Elica e tra i fan del pilota. Difatti, l’ultima delle BMW realizzate per la stagione 1972 finisce nel rogo del 18 gennaio 2021, in cui l’intero Top Mountain Crosspoint – Motorcycle Museum, situato sul versante austriaco del passo del Rombo, viene raso al suolo.

La base della Replica è una BMW R90 S. Precisamente, tutto viene realizzato e cucito “su misura” a partire dal progetto e da un dettagliatissimo capitolato di parti originali BMW e di altre da realizzare artigianalmente.

Per scendere in maggiori dettagli, oltre alla ruota posteriore originale BMW, la moto presenta un cerchio anteriore Borrani che ospita freni Fontana, carburatori Dell’Orto SS rarissimi, codino e serbatoio realizzati in maniera completamente artigianale a partire da una lamiera di alluminio e dalla straordinaria competenza dei batti-lastra. La carenatura, del tutto fedele all’originale, è in vetro-resina. La colorazione e gli adesivi sono stati realizzati direttamente su consiglio di Helmut Dähne, il quale ha fatto trasparire stupore e felicità nel vedere la moto realizzata, anche se, per il momento, solo in foto. Il pilota o si è reso disponibile per consigliare le ultime finiture come i codici colore.

Il motore della Replica è quello di una BMW R80 S, anche se la rispondenza perfetta alla realtà imporrebbe una BMW R75/5.

Ruote Celeri, che anche un museo privato ASI, vi aspetta affinché la ammiriate di persona.

– Redazione Rust and Glory

 

Images courtesy of Ruote Celeri

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