L’inviolata: BMW R 80 GS by Incerum Customs

Apprezzo le customizzazioni radicali: i telai tagliati e saldati, i carburatori Keihin-a-reazione a sostituire i vintage Dell’Orto, le scatole dell’aria a scomparsa e il mono-super-regolabile al posto dei due mollettoni, vintage pure quelli.

Eppure, quando si tratta di BMW GS, il mio gusto personale ammette solo interventi leggeri, impercettibili o, quando anche evidenti, tali da consentire il ripristino dell’originalità con una “mano di bianco”, come nel caso della mia Giallona.

È questo il lavoro che Antonio Ferhatovic di Incerum Customs ha portato a termine su questa R 80 GS del 1988, una moto che, pure apprezzata in misura inferiore dai puristi della “barra” (vale a dire dai feticisti della R 80 G/S prodotta fino al 1987), vanta il Telelever, una tecnologia che neutralizza l’effetto on-off del cardano e le scodate in accelerazione (più percepite che reali) della prima G/S.

L’aneddoto più divertente sulla genesi della GS – evoluta negli anni nella dual sport che più ammiriamo lungo le nostre strade e nel mezzo meno riparabile lungo le piste africane – riguarda la progettazione del prototipo “dal basso”. Gli ingegneri BMW, infatti, non progettarono la G/S sulla carta ma cominciarono, per puro divertimento, a utilizzare nel fuoristrada più o meno duro i modelli che la casa già proponeva. Da lì, modificando, tagliando e saldando come fa ogni meccanico che si rispetti, ecco che la G/S prese cominciò a prendere forma. Presto entrò in listino conquistando non solo le pagine di giornali ma anche i passi alpini e fettucciati. Ma non finì lì, perché nei primi anni ’80, con Gaston Rahier in sella (un pilota di statura talmente bassa da doverlo prendere al volo quando, a fine tappa, scendeva dalla moto), la G/S conquistò ben 4 Parigi-Dakar.


Ti piace l’articolo? Sai, scriverlo ha richiesto tempo, energia e passione.

Vuoi fare qualcosa per noi?

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere contenuti esclusivi e lascia un commento sul nostro account di Instagram.


Tornando alla moto che ammiriamo nelle foto, va sottolineato Antonio Ferhatovic di Incerum Customs in Croazia ha realizzato a partire da un rottame di R80 GS – degno più di essere trasformato in una rat bike che di risplendere nelle sue vesti originali – la special meno custom che si possa vedere, mantenendo in tutto e per tutto la purezza del progetto originale.

Dal telaio al motore, alla parte posteriore, Paralever compreso, le parti in acciaio sono state smontate, sabbiate e ripristinate. Le forcelle sono state ricostruite mentre l’ammortizzatore posteriore regolabile è l’unico componente after market. Le livree ricordano la mitica R 80 G/S Parigi-Dakar riproponendo al contempo i colori di BMW M Sport.

Il risultato? Una moto favolosa e – udite e affrettatevi – ancora disponibile a chi desideri comprarla.

– Pier Francesco Verlato

Commenta con Facebook

Ti potrebbe interessare anche...

Entra nel giro

Ricevi in anteprima le nostre ultime notizie.

Ultimi articoli

La biblioteca Rust and Glory