È una storia che fa volare quella della Ferrari. Una storia che quest’anno compie 70 anni e che parte tutta da Enzo. Un uomo che al 1947 ci era arrivato facendosi due guerre, una malattia quasi incurabile e attraversando lutti familiari e una serie sconfinata di sconfitte dalle quali però erano scoccate una serie di scintille. Quelle che probabilmente gli sono sempre rimaste negli occhi. Nascoste dietro un paio di occhiali giganti e neri.
Quella del Cavallino Rampante è una storia che fa volare e che sin dall’inizio – macché, addirittura prima di iniziare – stava in cielo, in mezzo alle nuvole. Già perché quando Enzo decide di fondare il marchio Ferrari a Maranello nel 1947 decide di farlo usando il portafortuna regalatogli dalla madre dell’aviatore italiano Francesco Baracca: il Cavallino Rampante, lo stemma della famiglia che l’asso medaglia d’oro militare aveva fatto dipingere sul suo aereo da guerra.
Il portafortuna porta fortuna e sin dalla prima, le auto di Ferrari volano e fanno volare. Quest’anno il marchio celebra l’anniversario con 70 livree uniche ispirate a 70 tra le più belle Ferrari di sempre. Ecco le prime dieci:
125 S del 1947
È la prima con il Cavallino Rampante. Quando esordì in pista sul circuito di Piacenza fu un insuccesso. Guasto alla pompa del carburante e il pilota Franco Cortese fu costretto al ritiro. Nei quattro mesi successivi fece altre 13 gare e ne vinse 6. La 125 S aveva 12 cilindri per 79 cavalli di potenza.
195 S del 1950
Il conte Giannino Marzotto, un giovane amico di Enzo, ci andò alla Mille Miglia e vinse all’età di 22 anni in doppiopetto e cravatta. Stile e velocità in un tempo da cani. In un tempo che non c’è più.
166 MM Touring Barchetta del 1950
Carrozzata da Touring era “Superleggera”, elegante e veloce da paura. Faceva i 220 km orari. Tutti stupendi. Gianni Agnelli ne ebbe una bicolore blu e verde che ancora corre, come all’ora. Nel 2015, ha vinto il Concorso d’Eleganza a Villa d’Este.
195 Inter Touring Coupè del 1950
Più turistica, questa Ferrari fu vestita da Touring, Ghia,Ghia Aigle e Vignale.
340 America Barchetta del 1951
Firmata Touring, il primo a possederla fu l’eroe della seconda guerra mondiale Pierre Louis-Dreyfus che – appassionato e pilota di vetture sportive – la fece correre in pista alla 24 Ore di Le Mans nel ‘51 e nel ’52.
212 Inter Vignale Cabriolet del 1951
Sobria ed elegante, la 212 Inter era la versione meno corsaiola della 195 S.
212 Inter Vignale Coupé del 1952
Solo lei può permettersi esterni in tinta avorio e livrea tortora.
340 MM Spider Vignale del 1953
Fece nel ’53 il record di velocità con una media superiore ai 142 km/h e, nella versione carrozzata da Pininfarina, fu l’ultima di questa serie ad avere un colore blu accesso con livrea bianca.
Testi di Marco Latorre
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