Alle origini delle cafe racer c’è il 59 club

Il “59”, uno dei club motociclistici più importanti del mondo, nacque dall’iniziativa di un religioso, il reverendo John Oates, nella City di Londra. La leadership passò poi ad altri esponenti della Chiesa d’Inghilterra, come Graham Hullett and William Shergold. John Oates decise di includere i motociclisti nelle attività della sua parrocchia dopo una visita all’Ace Café di Londra durante la quale doveva aver fatto un’ottima impressione ai frequentatori del locale. Nei giorni successivi, un folto gruppo di persone in giubbotti Lewis Leather cominciò a frequentare le funzioni, colonizzando Fleet Street con meravigliose BSA, Velocette e qualche Triton. Era nato il 59 Club.

Fino a quel momento, le attività della parrocchia per il coinvolgimento dei giovani avevano riguardato principalmente lo sport e i giochi come il ping-pong e il biliardino ma, con l’arrivo dei motociclisti, si diede maggiore spazio alla musica rock e al cinema, tanto che il 59 club proiettò per primo “Il selvaggio” con Marlon Brando. I cafe racers del 59 Club furono impiegati fin da subito in attività benefiche, come il trasporto urgente del sangue tra gli ospedali, data la loro competenza nel districarsi nel traffico e la conoscenza dei percorsi più veloci.

Negli anni che seguirono, la sede del Club si spostò più volte ma i motociclisti membri parteciparono sempre alle attività del luogo che li ospitava, fondendosi con i non-motociclisti presenti in tornei di calcio e, addirittura, in attività come le immersioni subacquee. Certo, il Club soffrì per le battaglie tra mods e rockers ma rimase sempre uno dei luoghi più frequentati dai giovani, continuando a tesserare ogni anno decine di migliaia di soci.

 


 

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Oggi, il 59 Club raccoglie iscritti dalla Gran Bretagna ma anche da molti paesi europei. I membri sostengono chiaramente la loro estraneità all’1% delle gang motociclistiche outlaw, e chiunque voglia farne parte è inserito fin da subito come socio, e non come prospect. Il 59 Club è completamente estraneo alla Chiesa pur riconoscendo di aver avuto le proprie origini in un contesto di aggregazione parrocchiale. I dirigenti e i membri portano avanti tutt’oggi alcune iniziative condivise con l’Ace Cafe.

Ispirazione: Return of the Cafe Racers

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