L’eleganza del tassello. Suzuki ST250 Scrambler by Heiwa Motorcycles

Heiwa Motorcycles ha sede a Hiroshima in un palazzo nei pressi del porto. È qui che la leggenda dei customizer Kengo Kimura esercita il suo genio tra il tecnigrafo, la fresa e i numerosi trofei per “la moto più bella” raggranellati nei quattro angoli del mondo. Tutto ciò che Kengo tocca diventa oro – almeno per chi ha gusti simili a nostri – dalle biciclette alle preziose bicilindriche inglesi degli anni ’50 e ’60. Tra le une e le altre troviamo piccoli capolavori come questa Suzuki ST250 del 2005 con la quale, oltre che sui marciapiedi cittadini, si può anche guizzare nel fango divertendosi davvero.

La ST è la classica motoretta adatta a un po’ tutti i mercati e parecchi pendolari poco fashion ma molto di fretta la scelgono per le doti di maneggevolezza, robustezza e per un innato appeal antifurto. Ma ecco che la piccola e anonima monocilindrica giapponese è pronta a mutuare dallo zio Kengo – uomo del Sol Levante con l’Union Jack nel cuore – un marcato-mai-urlato stile British.

Tutta la parte posteriore della moto è stata riprogettata per attribuirle slancio e eleganza. Il serbatoio è made in Heiwa e richiama per le forme quelli montati dalle moto da trial spagnole degli anni ’70.  I parafanghi sono anch’essi artigianali e la finitura cromata attribuisce pregio alla piccola scrambler nippo-britannica senza travisarne lo spirito fuoristradistico. Lo scarico corre attraverso le coperture laterali così da mantenere il design il più pulito possibile evitando le classiche soluzioni, perlopiù antiestetiche, destinate a evitare che il pilota si scotti le gambe.

Lo scarico rappresenta la modifica più importante alla meccanica. Fabbricato in acciaio inossidabile, il tubo singolo scorre all’indietro come descritto in precedenza per terminare la corsa in una marmitta cromata a cono inverso. La sensazione che ne deriva è di ordine e ricerca del dettaglio. Perfezionismo… se questa fosse l’unica parola consentita.