Oggi, 36 anni fa, usciva nelle sale “Stand by me – Ricordo di un’estate”

Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?

“Stand by me” è un film senza tempo, magico e potente. Colpisce il cuore dei nostalgici e fa rivivere nei nostri ricordi i lunghi pomeriggi con quegli amici che, di punto in bianco, sono svaniti nel nulla. La pellicola è tratta dal racconto “The body” di Stephen King.

Wil Wheaton, Corey Feldman, River Phoenix, e Jerry O’Connell nel film del 1987 STAND BY ME, diretto da Rob Reiner.

Quando il regista Rob Reiner proiettò privatamente il film per Stephen King, notò che King tremava visibilmente e non parlava. Lo scrittore si allontanò dalla stanza e, al suo ritorno, disse a Reiner che non aveva mai assistito a un migliore adattamento cinematografico di una sua storia.

“Ci godiamo la storia del gruppo di amici in Stand by me anche perché (o meglio, soprattutto perché) non sono ancora sconvolti dagli ormoni, perché sono ancora innocenti, e il contrasto tra loro e l’odiosa (per non dire crudele e violenta) banda dei fratelli maggiori ci aiuta ad apprezzare ancora di più questi ragazzi all’alba dell’età adulta.” David Elliot

 

 

La recitazione di River Phoenix* è stata un punto di forza in Stand by me. Il robusto, biondo e sicuro di sé River interpreta Chris, un ragazzo con una famiglia distrutta che diventa una sorta di padre per uno dei suoi tre amici (Gordie) in un’avventura lunga una notte, ambientata nell’Oregon del 1959.

*River Phoenix morirà 8 anni più tardi per un’overdose di cocaina e eroina davanti al Viper Room, il locale di proprietà (allora) di Johnny Depp a West Hollywood, California, tra le braccia dell’amico Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers (n.d.t.).

 

Nella scena del falò in cui Chris crolla, Rob Reiner era sicuro che River Phoenix avrebbe potuto fare di meglio di come stava riuscendo fino a quel punto. Gli chiese dunque di pensare a un momento della sua vita in cui un adulto lo aveva deluso. Sconvolto e in lacrime, fu lo stesso regista a doverlo consolare. Il risultato di questo sforzo è la scena presente nel montaggio finale.


 

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In Stand by me, i 2,37 dollari che i ragazzi mettono insieme prima di intraprendere il viaggio equivarrebbero a 24,34 dollari nel 2023.

All’inizio della scena in cui Chris incontra Gordie e gli mostra la pistola, River Phoenix salta dal retro di un camion e dice “grazie mille” alla coppia nella cabina, quella che gli ha dato il passaggio. Il camion era guidato da un amico di Phoenix, e la madre dell’attore sedeva sul sedile del passeggero.

River Phoenix, Corey Feldman, Wil Wheaton e Jerry O’Connell combinarono un sacco di guai nell’hotel in cui alloggiavano durante le riprese di Stand by me. Lanciarono tutti i mobili a bordo piscina, “truccarono” i videogiochi nella hall in modo da giocarci gratuitamente e Phoenix (spronato dagli altri ragazzi) impantanò col fango l’auto di Kiefer Sutherland, scoprendo che era la sua solo quando l’attore, di qualche anno più grande, rincorse i ragazzi per i corridoi dell’hotel.

Keifer Sutherland, in un’intervista che rilasciò successivamente, raccontò che in una delle location si stava tenendo una fiera agricola, e che il cast e la troupe avevano partecipato comprando dei biscotti. Sfortunatamente, i biscotti contenevano un ingrediente segreto e, due ore dopo, avevano rinvenuto Jerry 0’Connell disperato e strafatto in un angolo del parco.

 

Mentre studiava le sue battute, Jerry O’Connell rimase colpito dal fatto che, a 11 anni, gli fosse permesso di dire le parolacce. Ma più interessante è la storia di River Phoenix che perse la verginità durante le riprese. Rob Reiner ha ricordato che un giorno il giovane attore arrivò sul set “con un grande sorriso stampato in faccia” dopo aver trascorso la notte con un’amica di famiglia. Scrisse a Reiner su un pezzo di carta: “Finalmente è successo”. Corey Feldman bevve alcolici, baciò una ragazza fuori dallo schermo e fumò erba per la prima volta durante quella fatidica estate del 1985.

Rob Reiner considera Stand by me il suo miglior film. Noi ricordiamo anche la Land Rover 109 che, sul finire del film, entra elegantemente in scena: un cameo degno di un’attrice consumata.

 

Testi di www.theselvedgeyard.com, traduzioni e note a cura di Rust and Glory. Le immagini sono tutte fotogrammi tratti dal film.

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