Il tempo, per le Icon Editions, è una linea sottile, un istante che unisce il secolo scorso e il presente, suggellato dal logo dorato del 1907, un emblema tornato dal passato con l’ambizione di prendersi il futuro.
Il 2025 si avvicina, e con esso un’importante novità di Triumph: una collezione pensata per riscrivere la storia e ricordarci da dove veniamo, anche se la maggior parte delle case sembra avere cancellato la strada percorsa fino ad ora. Triumph Motorcycles presenta le Icon Editions: sette modelli disponibili solo per un anno.
Le Icon Editions, infatti, si affacciano alle concessionarie da gennaio 2025, pronte a ricordare a tutti cos’è una vera moto britannica. Ogni modello è una lezione di stile per i nostalgici e una provocazione per chi ama definirsi “moderno”. Non si tratta solo di motori o potenza: si parla di eleganza, di un carattere pacato ma feroce, di una bellezza autentica, come una vecchia fotografia che non sbiadisce. Il fascino del logo Triumph heritage del 1907 si fonde con la coppia infinita del bicilindrico, con la precisione delle sospensioni, con l’efficacia delle pinze freno Brembo. È come se ogni dettaglio fosse un colpo inferto al tempo, per fermarlo, per affermare l’immortale nella moto.
Un carattere unico: tra eleganza e prestazioni moderne
La collezione Icon Edition è composta da sette modelli della gamma Modern Classic, ciascuno con una propria identità: dalla classe innata delle Bonneville T100 e T120, fino allo spirito indomito delle Scrambler 900, 1200 X e 1200 XE, senza dimenticare l’anima custom della Bobber e della Speedmaster. Ogni modello non è semplicemente “progettato” e “costruito”, ma sembra “scolpito”a partire da quanto di più prezioso il pianeta ci regala: marmo, oro e argento.
Ogni singola moto sembra uscita da un’epoca che rispetta il silenzio dei tempi andati ma che non ha mai lasciato morire l’adrenalina delle corse. La Bonneville T100 Icon Edition, con i suoi rivestimenti neri e il serbatoio in alluminio argenteo, è la quintessenza dello stile britannico: sobria, classica, non si impone, eppure lascia il segno.
Il cuore di queste moto pulsa con potenza contemporanea: il motore Bonneville da 900cc per la T100 sprigiona una coppia impressionante di 80 Nm a 3.750 giri/min, mentre il motore bicilindrico da 1200cc della T120 eroga 105 Nm a soli 3.500 giri. Potenza, sì, ma anche sicurezza: ogni modello è dotato di sistemi frenanti avanzati e tecnologia ride-by-wire per un controllo che rende onore a questa bellezza vintage.
Lo spirito di ribellione della Scrambler
Poi ci sono le Scrambler, le moto nate per chi non conosce limiti e accetta la sfida di ogni terreno. La Scrambler 900 ha la robustezza di un lottatore e lo spirito del ribelle: col suo motore da 900cc, è perfetta per la città, ma non disdegna il fango, la sabbia, le strade impervie. Questo modello è una rievocazione audace dell’iconica linea Scrambler, con parafanghi in Sapphire Black e dettagli dipinti a mano che esaltano ogni curva.
E poi c’è la Scrambler 1200 X, una moto che porta il cuore del modello Bonneville a un altro livello. La ruota anteriore da 21” ti sfida a lasciare l’asfalto, a sentire sotto i piedi la sensazione di avventura pura, quella che si ritrova solo attraversando le strade più impervie su due ruote. Con la possibilità di regolare l’altezza della sella, la Scrambler 1200 X diventa accessibile, maneggevole e al tempo stesso ferocemente indipendente.
Bonneville Bobber e Speedmaster: il fascino del custom britannico
Il fascino puro di un design low-profile si rivela nella Bonneville Bobber Icon Edition. Minimalista, seducente, vestita in nero con accenti in oro, cattura l’attenzione come farebbe una regina gotica. La sua ruota anteriore da 16” e le forcelle da 47mm contribuiscono a quel look grintoso, diretto, che non ha bisogno di urlare per farsi sentire. L’erogazione della coppia a 106 Nm la rende una moto dall’anima vivace, capace di far innamorare anche il pilota più esigente.
La Speedmaster, invece, è una cruiser pensata per il piacere della guida, per l’idea che lo stile non sia solo un vezzo, ma una vera attitudine. Il suo serbatoio con dettagli centrali in Sapphire Black, il motore da 1200cc, le sospensioni Showa e il monoammortizzatore regolabile garantiscono non solo una guida reattiva ma anche un comfort che ha pochi rivali. Qui Triumph ha osato combinare eleganza, forza e praticità, mettendo alla prova chiunque pensi che l’estetica debba prevalere sulla sostanza.
L’essenza delle Icon Editions
Paul Stroud, Chief Commercial Officer di Triumph Motorcycles, non parla di macchine. Quando dice che la Modern Classic è “una combinazione perfetta tra tradizione e innovazione”, sembra parlare di una missione, non di un prodotto. Triumph non sta semplicemente vendendo moto, sta recuperando un’identità, una tradizione, un’immagine che travalica il tempo. Il logo dorato del 1907, disegnato a mano su serbatoi che paiono opera d’arte, rende queste moto simboli di un’epoca rinata.
Così, per il 2025, Triumph ci restituisce sette modelli, e ci consegna un messaggio chiaro: la storia non muore. Se le Icon Editions saranno disponibili solo per un anno, è forse perché la bellezza e l’autenticità sfuggono tra le dita di chi non sa coglierle.
Redazione Rust and Glory
Images Courtesy of Triumph Motorcycles
Commenta con Facebook