Articolo originariamente pubblicato su Petrolicious.com.
Massimo “Miki” Biasion si descrive come un architetto fallito a causa del troppo tempo dedicato alle auto da corsa. Buon pro gli fece, dato che divenne niente di meno che uno sportivo da record. Il sessantunenne bassanese è l’unico pilota italiano a avere vinto per due volte il Campionato Mondiale di Rally (WRC) da quando le auto a quattro ruote motrici si sono imposte all’inizio degli anni ’80. Miki pilotò le iconiche Lancia 037 e Delta S4 durante l’era dei prototipi Gruppo B a alte prestazioni (e a altissimo rischio) prima di godersi i suoi maggiori successi nei primi anni del Gruppo A. Oggi si concentra prevalentemente sul restauro e sulla manutenzione delle auto da rally con cui ha gareggiato in quel periodo. Nel video in fondo a quest’articolo, la crew di Petrolicious incontra Miki per alcune lezioni di vita e… di Lancia Delta.
Miki e le sue auto hanno corso su fango, asfalto e neve e il suo salotto-garage dispone di una vetrina per esibire i suoi trofei. Il suo successo è la principale differenza rispetto a quasi tutti noi ma, come molti di noi, Miki è da sempre un grande appassionato di auto da corsa.
Il Veneto, in particolare Bassano del Grappa vicino a Vicenza, dove Miki è cresciuto, non disponeva di circuiti automobilistici e gli appassionati di motori come lui dovevano viaggiare altrove oppure… cominciare a gareggiare nei rally. Il resto della storia la conosciamo: Miki Biasion divenne un pilota professionista alla fine degli anni ’70.
Per coloro che hanno familiarità con l’evoluzione del WRC, quando le prime Gruppo B entrarono in scena nel 1982, Miki stava, in un certo senso, ancora iniziando. Sebbene avesse trascorso solo pochi anni nelle competizioni ai massimi livelli, il suo talento fu sufficiente a procurargli una vittoria in Gruppo B. Ma la sua storia più importante si compì con le Lancia Gruppo A, grazie alle quali vinse e difese il titolo mondiale.
Come chiarisce Miki, le auto Gruppo A nacquero per limitare il pericolo e gli incidenti dal momento che i prototipi leggeri e potenti furono sostituiti con auto derivate da quelle di serie. Non vi fu alcun calo del livello competitivo anche se la potenza diminuì e, nel 1988 e 1989, Miki Biasion vinse il campionato del mondo guidando una delle auto più amate che gli appassionati di rally possano ricordare: la Lancia Delta Integrale con livrea Martini.
Oltre a competere nei rally, Miki ricoprì il ruolo di collaudatore Lancia e il suo lavoro fu fondamentale per lo sviluppo dei modelli più competitivi della gloriosa casa italiana. Nel video, ci ricorda una prima versione della Delta Integrale con la quale corse all’Elba prima che le sospensioni fossero completamente messe a punto. Questo causò il cappottamento e il conseguente “rotolamento giù dalla montagna”. Quell’auto si trova oggi nel suo garage, più di trent’anni dopo questa disavventura.
Oggi, Miki è impegnato nel restauro di quest’auto iconica, la prima Delta Integrale e, sebbene la sua partecipazione al Campionato Mondiale Rally risalga agli anni ’90, le auto da rally d’epoca sono a tutti gli effetti parte della sua vita professionale. Come fondatore di Italia Motor Sport, Miki è circondato dalle auto con cui ha avuto così tanto successo e continua a guadagnarsi da vivere grazie alla propria passione.
Miki lavora anche su altri modelli, ma essendo stato presente durante lo sviluppo e per tutto il periodo in cui la Delta Integrale e le sue numerose varianti hanno gareggiato ai massimi livelli, è questa la macchina a cui Miki è più legato. Nel film, ci uniamo a lui mentre ci accompagna attraverso la sua vita fatta di automobili Lancia e di competizioni e, grazie alle sue Delta Integrale, compiamo un percorso tortuoso lungo le curve dei ricordi più belli.
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Images and video courtesy of Petrolicious
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