Sono appena tornato dall’evento organizzato a Grazzano Visconti e, nonostante le tre ore di autostrada a 110, sono ancora euforico
È a Seconda Piena che succede quello che non ti aspetteresti. O meglio, che non ti aspetteresti di vivere con così tanta intensità. In primo luogo, gli amici. Ci si trova tutti lì e, credimi, siamo veramente in tanti. Roberto Parodi, direttore di Riders Magazine e entusiasta organizzatore dell’evento, catalizza un sacco di gente e allora ti ritrovi a far combriccola con i milanesi, prima di unirti a un altro capannello che però ti abbandona perché il gruppo è in partenza per il giro. E allora un signore baffuto arriva e ti fa i complimenti per la moto e via così, tra discorsi di tassello e marmitte con Sami, di eventi e prove con Cesare o… di ogni genere col Veneziani.
E poi?
Poi le moto sono belle da non credere. Moto vere: zero plastica, viti a vista, pedivelle d’avviamento e tutto il resto. E le livree dei rally appena corsi, le “Regolarità Moto d’Epoca” marchiate Evum e HPN, e le Ducati Elefant, perché già lo sapete che la Cagiva di Edi Orioli é una Ducati camuffata. Moto special: tutte modificate, ricolorate, ri-motorizzate. Oppure, le mie preferite, appena ritoccate con quel tocco di personalizzazione che non ne snatura il design originale ma che anzi lo valorizza.
Riguardo alla location?
Grazzano Visconti è un borgo medievale perfettamente conservato, così straordinariamente bello da far sembrare impossibile che i suoi abitanti vivano ancora in quelle case, più adatte a un set hollywoodiano che a una borghese esistenza quotidiana. A Grazzano ha sede Enduro Republic, un’associazione / gruppo di amici / scuola di enduro che organizza corsi e propone giri in moto nelle bellissime campagne e colline circostanti, e che ha trasformato uno di questi edifici tra giardine, chiese e castelli nella propria club house. Un posto che, come minimo, ti ci trasferiresti a vivere. Già nel 2018, Enduro Republic aveva co-organizzato con Riders Seconda Piena, e la partnership è continuata anche quest’anno.
Quanti hanno partecipato e che cos’è successo?
Mi riservo di aggiornare il dato del quale non dispongo adesso, ma posso solo dirti di aver contato molte, moltissime moto, e altrettanti furgoni e carrelli, oltre a qualche camper e al mitico CoolBus di Officine Vivaldi. I partecipanti, dopo un brief da parte di Enduro Republic, sono partiti a gruppi per itinerari fuoristrada di varie difficoltà, la cui distanza media è stata di 80 chilometri per due, massimo tre ore di percorrenza. Al ritorno, sempre a Grazzano nella sede della scuola, i riders esausti si sono potuti rinfrancare con un ottimo pasto al suon di mono e boxer, di regolarità, di amicizia.
C’erano anche le case?
Menzione d’onore a Royal Enfield Italia e a Yamaha Italia, che oltre a presenziare con il proprio stand hanno anche messo a disposizione degli instancabili riders i loro ultimi modelli per un test ride. Ci riserviamo di parlarti presto della nuova Royal Enfield Bullet Trials.
Pier Francesco Verlato
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