Alfa Romeo 750 Competizione
FCA Heritage al Motor Show di Bologna 2016
Il Motor Show di Bologna celebra i suoi 40 anni con lo spazio “Passione Classica”, dedicato alle auto sportive d’epoca. Presente FCA Heritage con i modelli storici di Fiat, Abarth, Alfa Romeo e Lancia.
Torna il mitico Motor Show di Bologna con “Passione Classica”
Una volta appuntamento imperdibile per il pubblico italiano che poteva avere l’occasione di vedere da vicino gli ultimi modelli di auto presentati ai precedenti saloni internazionali, il Motor Show di Bologna sta cercando di uscire da qualche anno di oblio e quest’anno l’intenzione è quella di rilanciare la manifestazione.
A dimostrazione degli sforzi degli organizzatori, la presenza di tante case presenti con gli ultimi modelli presentati tra Parigi e Los Angeles ma non solo.
Infatti questa edizione riserva un ampio spazio alle vetture storiche: il padiglione 25 è dedicato alla “Passione Classica” e racconta al grande pubblico la storia della tradizione automobilistica, sia italiana che internazionale. L’area è stata ideata per celebrare i quaranta anni del Motor Show con un tema coerente con la vocazione sportiva della manifestazione bolognese, il motorsport.
Fiat 131 Abarth Rally Gruppo 4
La storia del motorsport di FCA a Passione Classica
All’appuntamento di casa non poteva mancare FCA con i suoi marchi ed una particolare attenzione alla sua storia sportiva, a dimostrazione dell’impegno sportivo in vari ambiti, dai GP alle competizioni su strada (Mille Miglia in testa), dai record ai rally, passando per i trofei monomarca e la Formula Indy americana.
Il Gruppo ha dedicato il sito fcaheritage.com alla storia dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
La vetrina online del dipartimento FCA Heritage dimostra l’interesse del Gruppo FCA per le auto d’epoca, settore che conserva un fascino inalterato. Da questo portale i proprietari delle auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia, sarà possibile richiedere online il “Certificato d’Origine” della propria vettura.
Alfa Romeo Giulia Super 1300
Fiat d’epoca al Motor Show di Bologna
Fiat è presente a Bologna con tre modelli storici.
La Balilla Coppa d’oro del 1934. Il suo nome di battesimo è 508S ma deve il suon nome alla vittoria conseguita nella “Coppa d’oro del Littorio” di quell’anno. La vettura deriva direttamente dalla Fiat 508 S Balilla Sport del 1933, una spider a due posti, con capote e ruote a raggiera. Monta un motore di 995 cc da 30 CV capace di portarla a viaggiare a circa 110 km/h.
La 1100 S del 1947 è una berlinetta sportiva, diretta discendente della “508 C M.M. d’anteguerra. Dichiara una potenza massima di 51 CV ed una velocità massima di 150km/h. Nella Mille Miglia del 1948 arriva seconda, terza e quarta nella classifica generale. È stata prodotta in 401 esemplari sino al 1950.
La Uno Turbo Trofeo del 1990 farà brillare gli occhi a qualche papà di mezza età.
Il modello deriva dalla Uno Turbo i.e. Racing presentata al Motor Show di Bologna nel 1989 e ha una cilindrata di 1.372 cm3 e 140 CV.
Fiat Uno Turbo Trofeo
Al Motor Show lo scorpione di Abarth
Non poteva mancare il marchio sportivo per antonomasia, che si presenta con due modelli.
La Fiat 131 Abarth Rally Gr. 4 è un modello datato 1976. Realizzato sulla carrozzeria a 2 porte della 131 prima serie, monta un 4 cilindri bialbero derivato dal 2 litri Fiat e sviluppato da Abarth. La cilindrata è di 1995 cm3 con una potenza di 140 CV nella versione stradale, incrementata a 235 in quella da corsa. Quello era il “periodo d’oro” del cosiddetto gruppo 4, ovvero di quelle tranquille berline per famiglie trasformate in autentici razzi. Al debutto nel 1977, la 131 Abarth Rally fece conquistare a Fiat il suo primo campionato mondiale costruttori. Il titolo fu difeso con successo ed ottenuto nuovamente nei due anni successivi grazie alle numerose vittorie del duo Markku Alén – Walter Röhrl.
La Fiat Abarth 1000 Monoposto Record del 1960 è stata sviluppata da Abarth per quanto riguarda telaio e motore mentre la carrozzeria è made by Pininfarina dopo diversi studi nella galleria del vento. Dal 28 settembre all’1 ottobre all’autodromo di Monza 9 piloti riuscirono a stabilire nuovi primati internazionali delle 12 ore, delle 2000 miglia, delle 24 ore, dei 5000 Km, delle 5000 miglia, delle 48 ore e dei 10.000 km. L’1 ottobre fissa il nuovo record mondiale delle 72 ore, compiendo km.13.441.498 alla media di 186,687 km/h.
Fiat Abarth 1000 Monoposto
Auto storiche Alfa Romeo al Motor Show 2016
Pare non sarà presente il suv Stelvio, ma Alfa Romeo mette in mostra la nuova Alfa Romeo Giulia. La berlinona del Biscione si è aggiudicata finora ben 25 premi internazionali, tra i quali “Auto Europa 2017″ assegnato dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive; “Auto dell’Anno 2016” dalla rivista inglese BBC TopGear e “Auto del 2016” dal suo pubblico come la migliore nella categoria. Inoltre, la Giulia è tra le 7 finaliste del concorso “Car of The Year 2017“.
Ma gli appassionati del marchio nato ad Arese potranno colmare la delusione provocata dalla assenza della Stelvio, almeno secondo il nostro parere, ammirando modelli davvero rari e patrimonio della storia mondiale delle corse automobilische.
Già la presenza della nuovissima Giulia Veloce rievoca una gloriose immagini passate: infatti la denominazione “Veloce” nasce nel 1956 con il modello Giulietta e identifica le versioni più sportive del Biscione.
Alfa Romeo si presenta nello spazio “Passione Classica” con cinque modelli storici.
La Alfa Romeo Gran Premio Tipo B “P3” Aerodinamica del 1934, monoposto da 260 CV capace di toccare una velocità di 262 km/h.
La Alfa Romeo 750 Competizione del 1955, compatta spider da corsa con motore da 1.488 cm3 e 145 CV di potenza che le consente di raggiungere una velocità di 220 km/h.
Sarà presente anche la Giulia Super 1300 del 1973 che ha partecipato alla quinta rievocazione storica della Pechino-Parigi, coprendo i 13.695 km del tracciato, tra il 12 giugno e il 17 luglio scorsi. La vettura appartiene alla Scuderia del Portello, club ufficiale dell’Alfa Romeo.
Molti ammireranno la Alfa 75 Turbo Evoluzione IMSA del 1988, realizzata secondo il regolamento “IMSA” (International Motor Sport Association). In questa configurazione, il suo quattro cilindri bialbero di 1.762 cc raggiunge una potenza di 335 CV, che nel 1989 diventano 400 nella versione sovralimentata. La carrozzeria ha carreggiate allargate e termina con un vistoso spoiler posteriore in fibra di carbonio. Nel suo palmares, due edizioni del “Giro d’Italia Automobilistico”, nel 1988 e nel 1989.
Ed infine, passerella anche per la F. Indy Lola T9100-Alfa Romeo, con la quale nel 1991 il Biscione tentò l’avventura negli Stati Uniti, progettando un propulsore V8 turbocompresso da 2,6 litri con una potenza stimata di 700 CV, secondo il regolamento della F. Indy debuttando con un quarto posto nella gara di Surfers Paradise.
F. Indy Lola T9100-Alfa Romeo
F. Indy Lola T9100-Alfa Romeo
Lancia celebra i suoi 110 anni al Motor Show di Bologna
Non poteva mancare Lancia al Motor Show di Bologna, dove celebra i suoi 110 anni di storia ed una bacheca ricca di titoli sportivi.
Il marchio italiano si presenta a Passione Classica con quattro modelli da brividi.
La vettura più antica dell’intero gruppo FCA è la Lancia Alpha Sport del 1907. Basata sulla “Tipo 51” 12 HP, è la prima vettura prodotta in serie dalla “Lancia & C.”.
L’utilizzo delle lettere greche per denominare i modelli viene da una idea di Giovanni Lancia che la propone al fratello di Vincenzo.
Il motore 4 cilindri ha una cilindrata di 2.543 cm3 che sviluppa una potenza massima di 28 CV capace di spingerla alla ragguardevole velocità – per l’epoca – di 115 km/h.
Per la neonata Lancia, riscontra ottimi risultati di vendita e viene esportata anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Viene realizzata in quattro versioni: coupé, landaulet, limousine e doppio phaeton, oltre che nella versione da corsa, prodotta in pochi esemplari con passo accorciato.
La Lancia D 25 Sport, classe 1924, è l’unico esemplare esistente al mondo. Una rarità. Ancora perfettamente funzionante, doveva partecipare alla Carrera Panamericana del 1955 con il grande Alberto Ascari al volante. Purtroppo, come sappiamo tutti, il pilota milanese perse la vita durante i test di una Ferrari 750 Sport sul circuito di Monza, inoltre il governo messicano decise inaspettatamente di annullare la gara. Così la Lancia D 25 Sport passò dai box al Museo Lancia.
Da vedere la leggendaria Stratos Alitalia del 1976. Concepita come mangia tornanti ai rally, è stata realizzata in quei giusti 500 esemplari per rispettare il regolamento d’omologazione della Federazione. Disegnata da Bertone, ha u n motore centrale di 6 cilindri a V proveniente dalla Ferrari Dino. Grazie alla Stratos HF, Lancia domina il mondiale rally dal 1974 al 1976.
Altro modello storico della casa italiana è la Delta Integrale Martini che ha vinto 6 volte il titolo costruttori nel mondiale rally grazie a 35 vittorie, tra il 1988 ed il 1993. Sotto al cofano c’è un motore 2 litri da 300 CV.
Lancia Alpha Sport
Lancia Delta HF Integrale Martini
Lancia Stratos Alitalia
Lancia D 25 Sport
Fiat Balilla Coppa Oro
Alfa Romeo Gran Premio Tipo B “P3” Aerodinamica
Alfa Romeo Gran Premio Tipo B “P3” Aerodinamica
Alfa Romeo Gran Premio Tipo B “P3” Aerodinamica
– testi di Alessandro Da Rin Betta, foto via FCA Heritage –
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