La rassegna “EICMA: 110 anni di design a due ruote”, allestita a Porta Sud di Rho Fiera Milano, espone 36 moto iconiche per raccontare un secolo di innovazione e passione. Ingresso gratuito da giovedì 7 a domenica 10 novembre per i visitatori di EICMA.
MILANO, 4 NOV. – La parola è design, ma il significato va oltre: forme, proporzioni, materiali. L’Esposizione Internazionale delle due ruote celebra quest’anno un secolo e un decennio di storia con una mostra, un viaggio nel tempo e nello spirito dell’ingegno. EICMA, giunta all’ottantunesima edizione, accoglierà i visitatori con una collezione di motociclette che hanno scritto la storia. Icone di bellezza e di tecnica, testimonianze di un’arte che è anche azzardo, visione, volontà di andare oltre.
Il percorso parte dal cuore di Milano, dove tutto è iniziato nel 1914 al Kursaal Diana di Porta Venezia. Allora, il Salone del Ciclo e Motociclo, com’era chiamato, accoglieva meno di quaranta stand rispetto agli oltre 850 espositori di quest’anno, provenienti da 45 Paesi. Ed è da lì, idealmente, che la mostra di EICMA 2024 prende avvio: la prima moto che accoglie i visitatori è la Frera 2 ¼ Hp Lusso del 1914, simbolo di un passato che sa parlare al presente, mentre le 36 motociclette che la seguono raccontano come il design abbia plasmato sogni e sfide, evolvendosi e rispecchiando lo spirito di ogni epoca.
Durante la presentazione alla stampa, il presidente Pietro Meda ha sottolineato l’intento profondo della mostra: “Questa esposizione è un tributo alla ricerca della bellezza. Non racconta solo la storia di EICMA, ma ci porta nel cuore dell’Italia, della nostra cultura e della nostra società. È il saper fare italiano, arricchito dal contributo di tanti altri costruttori che hanno saputo guardare avanti.”
Per l’amministratore delegato Paolo Magri, l’obiettivo va oltre l’apparenza: “Questa non è una classifica delle moto più belle, né una sfilata cronologica. È una proposta culturale, un invito a conoscere l’intuizione e la dedizione dei designer, a partire dal foglio bianco fino alla creazione finale.”
L’esposizione si articola in tre sezioni: Forme, Proporzioni e Materiali. Nell’area delle Forme, la Mars A20, esposta per la prima volta a EICMA nel 1920, cattura l’essenza del razionalismo. Accanto a lei, la Kawasaki GPZ900R del 1984, celebre anche per la sua apparizione in Top Gun, con un frontale affilato che non chiede permesso ma attira gli sguardi. E poi la Suzuki DR 800 Big, la prima “endurona” con il becco, la Ducati Monster, la futuristica Aprilia Motó disegnata da Philippe Starck, fino ad arrivare a modelli come l’MV Agusta F4 Ago e il prototipo Husqvarna Vitpilen 401 Aero. È un omaggio a chi, con audacia, ha osato definire nuove linee.
Nella sezione delle Proporzioni, la Moto Guzzi otto cilindri 500 del 1957, creazione dell’ingegnere Giulio Cesare Carcano, si impone con la sua presenza, accanto al simbolo della mobilità, il Ciao 50 Piaggio, quasi a voler affermare che la grandezza può avere mille forme. Qui, altri capolavori firmati KTM, Benelli, Suzuki, Rumi, Bianchi, Honda, Ducati e Gilera ricordano che proporzione significa potenza, visione e originalità.
Infine, nella sezione dei Materiali, l’apice della tecnica e dell’ingegno. Dai tributi a Corradino D’Ascanio e al suo utilizzo della lamiera nella Vespa di Piaggio, alla rivoluzionaria ELF X del 1978, fino all’elegante Laverda RGS 1000. E ancora, la rara Honda NR 750 del 1991, la Bimota Tesi 1D SR e la Ducati Superleggera V4, regine di bellezza e innovazione.
Questa rassegna, realizzata con il supporto dell’ICE, è stata curata da EICMA in collaborazione con V12 Design, Gianmarco Blini Design e il giornalista Marco Riccardi. È un omaggio che va anche a coloro che hanno messo a disposizione questi pezzi unici – collezionisti, Case costruttrici, musei e riviste come Motociclismo, che hanno contribuito a scrivere questa storia.
Redazione Rust and Glory
Images courtesy of EICMA
Commenta con Facebook