Ci piace proprio, e anche tanto. Succede poche volte di imbattersi in un omaggio tanto ben riuscito alle gloriosissime “navi del deserto”, che negli anni ’70 e ’80 conquistavano l’Africa o il Sud America. Chi tra noi c’era all’epoca, si ricorderà sicuramente le imprese dei campioni delle Baja o delle Dakar, i baffi di Gaston Rahier, il piglio di Cyril Neveu. E i serbatoi enormi, bellissimi, sproporzionati rispetto ai telai “nervosi” di quelle moto tuttofare.
L’ispirazione per la XR 500 di Andrew nasce proprio da quegli anni quando, da ragazzino, leggeva le imprese dei grandi dei rally su Cycle World e sognava la meravigliosa, appena uscita, Honda XR 500.
Ora che il sogno è diventato realtà, la preparazione meccanica e ingegneristica di Andrew l’ha portato a creare la moto che tanti considererebbero definitiva, la vera “Desert Racer”, con serbatoio di dimensioni spettacolari (è quello dell’XR 550 che corse in gara con Neveu), una sella comoda e una meccanica “dell’epoca”, pronta a essere riparata senza troppi intoppi anche nel cuore del Sahara.
Commenta con Facebook