Sprazzi di autenticità. Paul Duvignau, surfer-shaper-filmaker di Hossegor

[ITALIAN AND ENGLISH. IMAGES COURTESY OF PAUL DUVIGNAU]

Il Wheels and Waves è una fucina di creatività, un melting pot di progetti-embrione, allo stato avanzato o sulla linea di partenza. È impossibile, al Village, non ricevere inviti del tipo “Hey, tra 15 giorni partiamo per la Nuova Zelanda, alcuni amici ci prestano le moto e via per un mese. Sei dei nostri?”. E allora penso che magari tra un anno o due o dieci sarà il momento anche per me. Nel frattempo, queste persone le cerco, le “aggancio”, le intervisto, a beneficio dei miei e dei vostri sogni. Dunque beccatevi Paul, la cui art de vivre può fungere da spunto per tante esistenze un po’ meno libere e coraggiose.

Paul Duvignau intervistato da Pier Francesco Verlato.

Wheels and Waves is a hotbed of creativity, a melting pot of projects, some at an embryonic stage, others on the starting line. At the Village, it’s very likely to receive invitations like, “Hey, in 15 days we’re heading to New Zealand, some friends are lending us bikes, and we’re off for a month. Are you in?” And then I think that maybe a year, two, or ten from now, it will be my turn too. In the meantime, I seek out these people, “hook” them, interview them, for the sake of both my dreams and yours. So here’s Paul, whose art de vivre might inspire those lives that are a bit less free and brave.

Paul Duvignau interviewed by Pier Francesco Verlato.

Chi è Paul Duvignau?

Un uomo felice, proprio come te.

Ho 28 anni, sono nato e cresciuto a Hossegor, in Francia.

Who is Paul Duvignau?

Just a happy man, like you

Apart from that, 28 years old, born and raised in Hossegor-France.

Crescere a Hossegor ha fortemente influenzato la persona che sei oggi, o mi sbaglio?

Crescere sulla spiaggia mi ha portato a iniziare a fare surf con mio padre quando avevo appena due anni, e da allora non ho mai smesso. Il surf ha plasmato ogni aspetto della mia vita. Mi sono innamorato dello shaping delle tavole da surf, della creazione di film sul surf, dei viaggi, delle auto… di tutto ciò che serve per inseguire le onde.

How growing up in Hossegor has shaped who you are?

By growing up on the beach I started surfing with my dad when I was 2, and never quit.
Then my whole life has been shaped by surfing. Got passionate by shaping surfboards, surf movies, travels, cars & more… everything that’s needed to go search for waves.

Raccontaci della tua routine quotidiana quando sei a casa.

La mia routine? Non avere una routine, ahah. Tutto ruota attorno alle previsioni delle onde. Ho la fortuna di poter scegliere: se ci sono buone onde, vado a surfare; se no, lavoro. Ma anche il lavoro è una passione: nel mio laboratorio costruisco tavole da surf e mobili in legno. Quando le onde sono piccole e perfette, offro lezioni di longboard ai surfisti più esperti. Pratico yoga e mi alleno in apnea dinamica per la stagione delle grandi onde a Hossegor, che va da novembre a marzo. La meccanica è un’altra mia passione: possiedo alcune vecchie auto che riparo personalmente. E, appena posso, prendo la moto o il mio Defender e scappo in montagna, lontano da tutto.

Tell us about your daily routine when you are at home.

My routine is no routine haha, everything is based on surf forecast, I have the chance to have that freedom, if there’s good waves I go surf, if not I work. My jobs are my passions, in my workshop I make surfboards, and build wood furniture. When the waves are clean and small, I give longboard coaching to advanced level surfers.
Apart from that, I practice a bit of yoga, and train dynamic apnea for big waves season in Hossegor (November-March)
I also have a passion for mechanics and own some old cars that I repair myself.
As soon as I can I grab my motorcycle or my Defender to go off-road in the mountains.

Parlando di moto, quali usi più spesso e qual è il tuo “giro tipico”?

Ho comprato la mia prima moto a 19 anni, una Yamaha DTMX 125. L’ho modificata, ci ho fatto di tutto, ho sfidato la sorte su una pista sterrata, rischiando quasi la vita. Poi, a 21 anni, ho acquistato una Honda 600XL LM Paris Dakar dell’86 e ho iniziato a fare viaggi fuoristrada in montagna con gli amici. La moto mi ha dato una libertà che prima trovavo solo nel surf, lontano dall’oceano. La stessa scarica di adrenalina, la stessa bellezza della natura. Ho tenuto per un po’ la 125 come moto da portare ovunque con l’auto, ma l’ho venduta perché non la usavo più. La 600XL resta la mia preferita, perfetta per andare ovunque: strada, fuoristrada, autostrada, da solo o con qualcuno, con tutto l’equipaggiamento da campeggio.

Speaking of motorcycles, what bikes do you use more often and what is your typical “go-round” on a motorcycle?

I bought my first motorcycle when I was 19, a Yamaha DTMX 125, modified it, did crazy stupid stuffs with it and almost killed myself on a dirt track, but well, at 21 I bought a Honda 600XL LM Paris Dakar from ’86, and started touring offroad in the mountains with my friends.
I liked that freedom that brought me the motorcycle, away from the ocean. Before that, surfing was my way to escape from the land, providing me with adrenaline and beauty of nature, I discovered the same thing with that bike when exploring the mountains.
I kept the 125 for a while as a little bike I could bring anywhere with the car, but I just sold it as I wasn’t using it enough. The 600XL still remains the best one for me to go everywhere (road, offroad journeys, highway, carrying someone or camping stuff…).

I lettori di Rust and Glory apprezzano anche i Land Rover. Raccontaci del tuo 110: che cosa ti ha spinto a sceglierlo e come l’hai modificato?

La mia prima auto è stata una Renault 4L, pratica, ma il mio sogno è sempre stato un Defender, per lo spazio e la trazione integrale che ti porta ovunque. Durante il Covid, ho rinnovato due Renault 4L e le ho vendute per racimolare denaro. È stato allora che ho trovato un 110 HT Td5 del 2004, con 190.000 km, appartenuto a un’azienda, tutto originale e a un prezzo accessibile. L’ho preso subito. Mi ero promesso di mantenerlo originale, ma in quattro anni ho cambiato gomme e cerchioni, oscurato i vetri, riorganizzato gli interni, aggiunto portapacchi, tendalino, snorkel, bull bar, luci, adesivi, nuovi cuscinetti, rinforzato qua e là, cambiato turbo, tubi, intercooler, radiatore, rimappato il motore e portato a 195 CV con 420 Nm di coppia. In breve, ho trasformato questa macchina in una bestia, la mia auto di tutti i giorni, dove posso caricare le tavole da surf o trasformarla in un rifugio per campeggiare fuori strada.

Rust and Glory’s readers also like Land Rovers. Tell us about your 110. What made you decide for it and how have you modified it?

My first car was a Renault 4L which is a very practical small car, but my dream car has always been a Defender, for more space inside and 4wd to go everywhere.
As I had a couple Renault 4L, I’ve renovated two during Covid, and sold them to get money.
By chance, at the same period I saw a 110 HT Td5 from 2004 on market place, 190k km, owned by a company, fully original, and pretty cheap, so I took the chance and I made it mine.
After saying I would have kept it stock and that I would have not modified anything, in 4 years I’ve changed tires and rim, tinted windows, interiors, roof racks, awning, snorkel, bull bar, lights, stickers, new bearings, reinforced parts here and there, changed Turbo, pipes, intercooler, radiator, remap and upgraded to 195hp and 420nm of torque, and just like that I made this car an absolute beast which is my daily car where I can fit my surfboards in, or my bed and storage to go off-road camping.

Come ti sei avvicinato al mondo del filmmaking? Sei un videomaker autodidatta o hai ricevuto una formazione?

A dire il vero, non mi considero un filmmaker. Mi piace immaginare film sul surf, scrivere sceneggiature, sviluppare progetti. Ma non sono io a filmare o montare; ho degli amici che se ne occupano. La mia parte del lavoro è surfare, ahah.

How did you get into filmmaking? Are you a self-taught videographer or did you receive any sort of training?

To be honest I would not consider myself as a filmmaker, I love to imagine surf movies, I like to make the scripts and write the projects, but I don’t film or edit, i have a few friends who do it, my part of the job is to surf haha.

Surf + Moto + 4X4 + filmmaking ci porta al tuo ultimo progetto: Southern Roads. Questo viaggio era un progetto a lungo pianificato o un’avventura nata sul momento?

Il viaggio in Marocco lo sognavo da tempo. Con un amico, avevamo già realizzato due film di surf/roadtrip con la mia Renault 4L: “North Seas Roads”, da Hossegor alla Bretagna, e “Eastern Bound”, lungo la costa mediterranea fino all’Italia, attraversando da Pisa a Rimini e surfando l’Adriatico, poi su fino alle montagne della Svizzera. L’obiettivo era il Marocco, ma il Covid ci ha fermati. Non ho mai abbandonato quel sogno, e quando ho incontrato Aurelie, la mia compagna, l’abbiamo fatto nostro progetto comune, poiché lei voleva avvicinarsi al filmmaking. Il piano era semplice: raggiungere il Marocco e guidare fino a Dakhla, seguendo le onde e gli incontri, per creare un film di 35 minuti sul viaggio.

Surf + Moto + 4X4 + filming brings us to your latest project: Soutther Roads. Was this journey something that you had had in mind for a while or just a “look, we have some free time, let’s go!” kind of adventure?

I had that journey to Morocco in mind for a long time. With a friend of mine we used to travel and make surf/roadtrip movie with my Renault 4L, “North Seas Roads” was the first one going from Hossegor to Britanny, and then “Eastern Bound” following the Mediterranean coast all the way to Italy, crossing from Pisa to Rimini and surfing the Adriatic Sea, then up in the mountains of Switzerland… Our goal was then to go to Morocco but we got stopped by Covid.
The plan was still in my mind, so I adjusted it with the Defender and when I met my girlfriend Aurelie we made it a common project as she wanted to get into filming.
The plan was easy, get to Morocco and drive all the way down to Dakhla, driven by swells and encounters, and make a 35min movie of the trip.

Ho visto il film Southern Road e mi è sembrato un sogno a occhi aperti. Come lo stai distribuendo e promuovendo?

Grazie, sono felice che ti sia piaciuto! (questo il link al trailer, n.d.t.). Al momento stiamo organizzando proiezioni private in tutta la Francia e partecipiamo a festival cinematografici in giro per il mondo. Cercheremo di venderlo a una società di distribuzione; se non ci riusciamo, sarà su YouTube verso novembre.

As I was telling you, I have seen the movie and it’s been an open-eyed dream to me. How are you distributing and promoting it ?

Thank you, I’m glad you liked it ! (this is the link to the Youtube trailer). For the moment we do private screening events around France and film festivals around the world. We are going to try to sell it to a distribution company, if not it will be on YouTube around November.

Riguardo al tuo prossimo progetto, tu e Aurelie state lavorando su qualcosa di cui puoi anticiparci qualcosa?

Ho molte idee per i prossimi anni: trascorrere tre mesi su un’isola dell’Atlantico per surfare grandi onde, o realizzare il sogno di volare con un piccolo idrovolante alla ricerca di onde in qualche paese remoto… e molto altro. La mia testa è piena di idee, ma il problema maggiore nei progetti cinematografici è trovare i fondi. I miei lavori mi permettono di guadagnare abbastanza per vivere, ma i progetti cinematografici sono costosi e non potrebbero essere realizzati senza il supporto di marchi.

About your next project, are you and Aurelie working on something that you can anticipate for us?

I have many ideas in mind for the following years, like spending three months on a Atlantic island for surfing big waves, another one is to archive that dream to fly with a small hydroplane and find some waves in a remote country… and many more.
My head is full of ideas, the hardest part of film project is to find money, my jobs allow me to get enough money for food and rent, but films project are really expensive I couldn’t be done without brand partnerships.

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