La nostalgia costa tanto ma, se gestita con investimenti ben pianificati, può arrivare a rendere di più. Non siamo broker ma osservatori attenti del mercato: eBay, Subito, Autoscout (e i siti-fratelli esteri) sono il nostro pane quotidiano e non ci perdiamo un mercatino dell’antiquariato. Conosciamo tanto di ciò di cui scriviamo e cerchiamo di utilizzare questi oggetti (auto e moto comprese) nella nostra quotidianità. Ecco che cosa compriamo per noi:
1. Land Rover Range Rover Classic
Le quotazioni del Defender sono fuori misura ma alla prima Range Rover (quella dal 1970 al 1996) non manca nulla per essere definita un’icona dell’automobilismo. È infatti ricordata come il primo SUV di lusso, è stata esposta al Louvre di Parigi, ha capacità fuoristradistiche eccezionali e una misura che la posiziona tra il Defender 90 e il 110, sostanzialmente perfetta per l’uso on e off road. A noi piacciono i motori benzina V8 e i diesel di origine Rover. Attenzioni alle condizioni, in particolare della carrozzeria (molti esemplari provenienti dalla Spagna sono pressoché privi di ruggine). Inoltre, molti restauratori in Italia e all’estero si stanno specializzando esclusivamente su questo modello.
2. Qualsiasi Volvo a trazione posteriore
Le nostre strade ne erano piene fino a pochi anni fa. Comode, affidabili, dalla linea inconfondibile e inaspettatamente divertenti. Dalla 240 (le quotazioni sono già alte) alle serie 7 e 9 c’è da divertirsi. Sia berlina che station, sono molte più le benzina dei diesel ma entrambe le tipologie di motore si riveleranno un buon investimento.
3. Moto da enduro anni ’80 e ’90
Acquistabili con una pipa di tabacco fino a pochi anni fa (alcuni se le sono viste regalare!), ora le varie Honda XL e Yamaha XT sono merce rara e già costosa ma… non troppo. Per non dimenticare i gloriosi bicilindrici dakariani Africa Twin, Teneré ma anche le più rare italiane, purtroppo già inarrivabili. Interessanti le XT fine serie degli anni ’90 e, inoltre, eccezionali da guidare.
4. BMW R1100 GS
La prima GS a iniezione, la prima “fuori scala”, con una velocità media da incrociatore autostradale. Ancora oggi, un paradigma di comodità e, al contempo, di grandi capacità fuoristradistiche. C’è qualcosa che non vi piace di questa moto?
5. BMW e46
La prima serie 3 moderna, con i controllo di trazione che ci fa andare in montagna a sciare senza la costante tremarella del possibile testa-coda. Un telaio da sportiva prestato a un’auto di tutti i giorni e motori, sia diesel che benzina, che rendono la guida una bellezza. Cercate un esemplare a benzina 6 cilindri, possibilmente coupe o station wagon.
6. Mercedes Station Wagon fino al 2002
Unite la solidità di un panzer a un motore che può percorrere milioni di chilometri facendovi attraversare a una media di 180 chilometri all’ora tutta la Germania nord-sud est-ovest e non solo. Ovviamente, in totale comodità. Cercate una W202 (la prima classe C) o una W210 (la seconda classe E che seguì l’arcinota e già cara W124). Privilegiate l’8 cilindri benzina (difficili da trovare alle nostre latitudini) ma lasciatevi commuovere da un 250 o 300 diesel o turbodiesel.
7. Mercedes SL R129 (1989 – 2001)
Bella, longeva, iconica, il lasciapassare alle feste dei “genitori ricchi anni ’90”. Già cara ma con un potenziale di crescita ancora elevato, fu coeva di alcune Porsche 911 mai dimenticate e ora con quotazioni alle stelle. Che cos’ha da invidiare a queste? Secondo noi, assolutamente nulla.
8. Orologi militari
Tutto ciò di bello che riguarda il guardaroba maschile origina dai capi d’abbigliamento militari o sportivi, accessori compresi. Con l’ascesa delle quotazioni per i marchi più blasonati (Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin, Cartier), questi orologi stanno rapidamente – ma proporzionalmente all’investimento più basso effettuato in partenza – seguendo lo stesso destino. Cercate quelli ex Royal Air Force: belli e già in via di estinzione.
9. Barbour international Jacket, Belstaff Trialmaster, rigorosamente in cotone cerato
Due giacche da moto che hanno fatto la storia per i personaggi che le hanno indossate (Steve McQueen su tutti), per i marchi a cui sono legate come Triumph, BSA, Velocette. Già raddoppiate di valore rispetto a qualche anno fa, trovarne una in buono stato è ora un’impresa. Lasciate perdere Novegro, East Market e anche eBay. Meglio i mercatini delle pulci di provincia.
10. Moncler, The North Face, Patagonia
Non tutti di nostro gusto (e di vostro, come possiamo immaginare), alcuni capi di queste aziende sono assurti al livello di icone, come lo synchilla sweather di Patagonia, le linee heritage dello stesso brand o alcuni piumini di The North Face. Se poi avete (o trovate) un piumino Moncler degli anni ’80, quello dei paninari per intendersi, con le maniche staccabili, avrete addosso una piccola miniera d’oro.
11. Ultima e più importante regola: comprate solo ciò che vi piace.