Automotoretrò 2023 rinasce a Parma nel segno dell’eleganza

Trasferita e valorizzata

È di fine 2022 la notizia del trasferimento di Automotoretrò dalla storica sede di Torino alla Fiera di Parma. Nonostante lo sgomento iniziale dei tanti appassionati e di alcuni espositori, l’organizzazione si è data da fare affinché, dopo quarant’anni di esistenza della kermesse, la prima edizione parmense avvenisse nel segno del prestigio, del divertimento e delle tante occasioni di incontro tra il pubblico e gli esperti. La contemporanea presenza de’ Il Mercante in Fiera ha contribuito ad arricchire l’esperienza dei visitatori.

Comprare o sognare. C’è qualche differenza?

Moltissime le auto in vendita, da prestigiosi esemplari d’epoca come la Mercedes 190 SL che vedete nelle foto, a youngtimer di grande prestigio come la BMW E30 M3 nella rara versione cabriolet. Qualche van e poche due ruote ma tutte degne di nota, come la BMW R 80 G/S in versione Paris Dakar con tanto di firma intatta di Gaston Rahier e – guardare ma non toccare – la Suzuki XR 35 con la quale Marco Lucchinelli si laureava Campione del Mondo della classe 500 il 16 agosto 1981.

I club e i registi storici

Va sottolineata la presenza dei club e dei registri storici come la Scuderia Jaguar Storiche che esponeva uno dei 5 esemplari prodotti di Jaguar Palmer JP1 del 2003, l’unico con le targhe per la circolazione su strada. Presenti anche il Registro Storico Land Rover con la mitica 88 “Aziza” di Nino Cirani e la Discovery su cui Piero Poli e Dennis Dalla Santa corsero il Camel Trophy nel 1997, e il Registro Fiat Italiano con la Chiribiri 7.000 cc del 1918.

L’asta dei cimeli

Nella giornata di sabato si è tenuta un’eccentrica asta di pregiati automobilia firmata dalla Casa d’Aste della Motor Valley di Mauro Battaglia e Antonio Giusti: oltre 160 lotti tra foto storiche, documenti originali, cimeli e memorabilia che hanno scritto la storia delle corse automobilistiche. L’asta ha visto un’alta partecipazione online attraverso quattro diverse piattaforme e in loco, con collezionisti da Italia, Germania, Inghilterra, Belgio, Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita.

Battaglia e Giusti hanno dedicato un’intera sezione alla Ferrari, mettendo a disposizione del miglior offerente alcuni cimeli inediti: dal casco di Fernando Alonso della stagione 2014 all’ombrello personale di Enzo Ferrari, fino ad arrivare al semaforo riprodotto per il film di Michael Mann su Enzo Ferrari – che uscirà nel 2023 – in cui curiosamente luce rossa e luce verde sono invertite. Tra i rialzi più vertiginosi che hanno stupito il pubblico in sala, il portasigarette originale argentato fuori e placcato oro dentro recante la scritta “Società Anonima Scuderia Ferrari” regalato da Enzo Ferrari ad Alfredo Caniato. Partito da una base d’asta di 3.000 euro, il pezzo è stato battuto dopo una lunga sequenza di rilanci per 32.000 euro. Altro lotto esclusivo, lo scooter 150 ufficiale Ferrari Michael Schumacher del 2002 prodotto dalla Aprilia, battuto per 15.000 euro con una base di partenza di 5.000 euro. Molte le foto d’epoca, tra le quali ha spiccato quella datata 1930 dell’Alfa Romeo P2 con Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari alla partenza della Trieste-Opicina; da una base d’asta di 300 euro è stata battuta per 6.600 euro.

Testi: Rust and Glory, Ufficio Stampa Automotoretrò

Foto: Rust and Glory, Rolling Fast per Automtotoretrò

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