Fantic Caballero 2017

Presentata a EICMA 2017 la versione definitiva del Fantic Caballero. Disponibile nelle versioni Scrambler e Flat Track e in tre cilindrate: 125, 250 e 500 cc tutte con motore monocilindrico.

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Fantic Caballero

Il primo Fantic Caballero venne presentato al Salone del ciclo e motociclo di Milano nel 1969 e fu prodotto fino al 1981. L’azienda al tempo si trovava a Lecco e terminò l’attività nel 1995. Il Caballero è stato il modello che ha fatto la storia della casa motociclistica lombarda, diventando l’oggetto del desiderio di chi oggi ha circa 40 – 50 anni.
Alla scorsa edizione di EICMA Fantic Motor aveva presentato un prototipo, molto fedele alla versione definitiva, per verificare la reazione del pubblico che fu molto entusiasta. E il popolo italiano si sa com’è fatto quando si parla di motori: ricordi, tradizioni e blasone dei marchi sono dei valori molto importanti che emozionano. Come emozionò quel modello esposto quasi timidamente, senza molti annunci.
Adesso a distanza di anni torna il vero Fantic Caballero.
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Fantic Caballero Scrambler e Flat Track

In Fantic Motor hanno capito in quale direzione tira il mercato motociclistico, soprattutto uno di nicchia come quello delle modern classic e delle special. E così ecco due versioni del Fantic Caballero: Scrambler e Flat-Track che saranno disponibili in tre cilindrate: 125 cc, 250 cc e 500 cc tutte con motore monocilindrico raffredato a liquido.
Motore, ciclistica, strumentazione e faro anteriore sono sempre gli stessi sia nel Caballero Scrambler che Flat-Track sia nelle differenti cilindrate, scelta che ammicca ad una platea più ampia, del neopatentato al motociclista più maturo.
Ma anche le due versioni si rivolgono a un utilizzo diverso: il Caballero Scrambler potrà attirare chi preferisce qualche escursione sullo sterrato, mentre il Caballero Flat-Track chi vuole più dinamismo su strada.
Il monocilindrico del Fantic Caballero 250 ha una potenza di 28 CV (20,6 kW ) a 9.000 giri e una coppia di 22,5 Nm a 7.000 giri mentre nella versione 500 la potenza sale a 43 CV (32 kW) a 8.500 giri e la coppia a 40 Nm a 7.500 giri.
Il telaio è un monotrave in acciaio sostenuto da un forcellone posteriore in acciaio a sezione variabile con monoammoritzzatore Fantic FRS regolabile nel precarico e leveraggio progressivo e una forcella Fantic FRS a steli rovesciati. Cerchi a raggi in alluminio Black da 19 e 17 pollici, sistema ABS a due canali Continental disinseribile e un doppio scarico Arrow laterale completano l’equipaggiamento condiviso.
Anche le misure sono identiche per tutti i modelli e motorizzazioni: escursione delle sospensioni (150 mm); altezza da terra (845 mm); capacità del serbatoio (12 litri); interasse (1.425 mm) e diametro dei dischi (320 mm all’anteriore e 230 mm al posteriore).
Varia il peso a seconda della cilindrata: rispettivamente di 130 kg, 138 kg e 145 kg mentre a seconda dell’allestimento cambiano le misure degli pneumatici: 110/80 da 19″ e 130/80 da 17″ per lo Scrambler e 130/80 e 140/80 entrambi da 19″ per il Flat-Track e la lunghezza: infatti il Caballero Flat-Track è più lungo dello Scrambler (2.120 mm contro 2080 mm).

 Fantic Caballero Scrambler

La storia si ripete: il serbatoio rosso, sempre lucido, tabella portanumero ovale gialla, manubrio largo e ruote tassellate. Non avrà il parafango anteriore alto tipico dello scrambler lanciato nel ’69, ma è impossibile rimanere impassibili l’anno scorso davanti al prototipo semi-definitivo, ebbri di gioia quest’anno sapendo che ormai il Caballero diventa realtà.
Quelle gomme tassellate portano fuori strada, nel senso che invogliano a spostarsi dall’asfalto per una puntatina sulo sterrato provando una libertà ancor maggiore.
Altezza da terra e pesi sono misure che dichiarano che il Fantic Caballero Scrambler è fatto per divertire, per invogliare a mettersi in sella, sia per l’uso quotidiano qualunque esso sia, sia per giri più ricreativi ed evasivi nel fine settimana. Insomma, una moto facile e divertente, che ha tutto il necessario per sentirsi liberi come ci si sentiva negli anni ’70 e ’80, sgasando in giro per le campagne.

Fantic Caballero Flat-Track

Per alcune soluzioni estetiche, più che tecniche, il mercato delle special sta volgendo lo sguardo al mondo delle corse sull’ovale sabbioso, quello del flat-track. Una competizione nela quale la ruota posteriore e quella anteriore in curva si vedono di 3/4 di lato mettendo la moto di traverso e con un posteriore che deve garantire in una mossa sola accelerazione, stabilità e ampio angolo di piega. Qui da noi è un campionato considerato meno di uno sport minore. Negli USA invece i piloti di flat-track sono nettamente più fighi di quelli della MotoGP.
Così a Dosson di Casier ufficio tecnico e marketing hanno pensato di sfruttare la ciclistica della versione Scrambler per realizzare una flat-track, più adatta all’asfalto grazie agli pneumatici dal disegno dedicato e di dimensioni maggiori.
Rispetto alla versione Scrambler, esteticmente cambia il codino più caratteristico con faro a LED integrato e sella monoposto.

Storia di Fantic Motor

Come si ricorderanno gli appassionati di storia motociclistica, Fantic in origine era una azienda con sede in Brianza, fondata nel 1968 a Barzago in provincia di Lecco dal Dott. Mario Agrati, dell’Agrati Garelli di Monticello Brianza e Henry Keppel, responsabile commerciale estero di Garelli.
Nel 1969 il lancio del modello più glorosio: il Caballero. Non era una moto da competizione, ma un semplice ciclomotore caratterizzato da soluzioni sportive proposto ad un costo accessibile per venire incontro al crescente desiderio di fuoristrada, disciplina motociclistica sempre più in rapida espansione tra i ragazzi. Nel corso di i questa sua prima vita, si afferma nelle gare di regolarità, che poi verrano ribattezzate enduro o fuoristrada, ma anche nel trial, dove conquista tre titoli mondiali  (1985, 1986 e 1988).
Nel 1995 viene dichiarata fallita ed è costretta a chiudere.
Il marchio viene acquistato nel 2003 dall’imprenditore trevigiano Federico Fregnan che due anni dopo riavvia la produzione spostandola a Dosson di Casier in provincia di Treviso e focalizzandosi sui modelli fuoristrada (rilanciandoli col nome dello storico Caballeroo) e supermotard.
Nel 2014 viene acquistata da VeNetWork, una rete di imprenditori veneti che investe capitali propri individuando aziende sane, innovative, ma sottopatrimonializzate per sostenerle e rilanciarle. Il presidente di Venetwork è Alberto Baban, presidente della Piccola Industria di Confindustria mentre l’amministratore delegato di Fantic Motor è Mariano Roman, con trascorsi come direttore tecnico per Aprilia, Moto Guzzi e Laverda.
Il resto è storia recente. Che ci auguriamo sia lunga e felice.

Fantic Caballero Scrambler e Fantic Caballero Flat Track: gallery

 

Testo di Alessandro da Rin Betta

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