Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte

Per tutti i biker, una mostra da non perdere che esplora il legame tra due mondi culturali: l’arte e la moto. Alla Reggia di Venaria fino al 24 febbraio 2019. Accanto alle motociclette diventate icone (appartenute a personaggi famosi o protagoniste di film leggendari) quadri, sculture e fotografie che raccontano la storia, l’arte e il mito della motocicletta.

REGGIA-26- mostra Easy Rider-IMG_9687-al centro moto dal film easy rider

“Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte”

Fare motociclette, per noi italiani, è una vocazione. Le moto più affascinanti e vincenti sono state costruite nel nostro Paese: le Moto Guzzi e le MV Agusta degli anni 50, le Aprilia e le Ducati degli anni ’90 e 2000. Moto entrate nel mito di ogni appassionato delle due ruote.
Il confine tra produzione e arte è molto sottile anche in questo settore: alcune soluzioni, da quelle estetiche a quelle tecniche sono considerate delle opere d’arte.
Ma spesso le motociclette sono protagoniste anche di opere d’arte in senso stretto, intese quelle della letteratura, del cinema, delle arti visive e della fotografia.
Questo legame emozionale tra il mondo delle due ruote e l’arte viene raccontato in una mostra dal titolo “Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte”, ospitata dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019 presso la splendida Reggia di Venaria Reale.

Dalla Bonneville di McQueen alla Yamaha di Valentino Rossi

Alcune motociclette le celebriamo sulle t-shirt, alcune le ricordiamo con gli amici e altre ci hanno fatto sognare a occhi aperti. La mostra è l’occasione per ammirare da vicino alcuni di questi modelli.
Diversi evocano film leggendari, come l’Harley-Davidson Panhead Captain America con la quale Peter Fonda attraversa le strade americane in Easy Riders, la Triumph Bonneville che Steve McQueen guidava ne La Grande Fuga fino alla Kawasaki GPZ 900 R di Tom Cruise in Top Gun. Altri invece sono bolidi da gran premio, come la MV Agusta di Giacomo Agostini, la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Casey Stoner.
Altri veicoli fanno un tutt’uno con il viaggio e l’avventura: la mitica Vespa di Bettinelli che ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon, le special che hanno attraversato il deserto di sabbia della Parigi-Dakar, e ancora enduro, trial, nastri d’asfalto.

La motocicletta protagonista di opere d’arte

L’esposizione, attraverso riferimenti espliciti e suggestioni indirette, crea un connubio tra oltre cinquanta modelli di moto e opere d’arte contemporanea. Tra i nomi degli artisti, Antonio Ligabue con l’Autoritratto con moto (1953), Mario Merz con Accelerazione = sogno (storica installazione esposta i diversi musei a partire dal 1972), Pino Pascali con 9 mq di pozzanghere realizzati nel 1967 un anno prima della morte.
E ancora: Alighiero Boetti, Rosso Guzzi e Rosso Gilera (1971), la grande scultura Vejo di Giuliano Vangi (2010), le fotografie inedite di Gianni Piacentino High Speed Memories (1971-1976) che testimoniano la sua attività nelle corse in sidecar e la scultura Self Portrait Race (1991-1993). Autentica chicca sono i dipinti di Paul Simonon, ex bassista dei Clash, appassionato collezionista di moto.

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“Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte” tra leggenda, arte, ribellione e libertà

Grazie anche a fotografie, still e locandine di cinema la mostra racconta a 360 gradi il mondo della moto, esprimendo sentimenti profondi come il desiderio di libertà, la rabbia, la voglia di fuga ma soprattutto quella scoperta di sé che sfiora la filosofia e si materializza attraverso il viaggio.
La mostra Easy Rider racconta gli episodi di una storia straordinaria diventata leggenda: tra stile, velocità, prestazioni, la motocicletta ha alimentato il mito del viaggio, della conquista della libertà, della solitudine nel paesaggio dal quale niente separa mentre lo si attraversa sfrecciando su due ruote.

“Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte”: un viaggio nella storia motociclistica

Con il patrocinio di Città di Torino, la mostra è curata da Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti, Stefano Fassone ed è ospitata alla Reggia di Venaria negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019.
L’esposizione permette ai visitatori di ripercorrere la storia del motociclismo dal dopoguerra a oggi, attraverso un percorso suddiviso in nove sezioni che illustrano una storia straordinaria di stile, velocità e prestazioni attraverso i miti del viaggio, la conquista della libertà e la solitudine nel paesaggio: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d’Africa; La velocità; Sì, viaggiare; London Calling; Il Mito americano; Terra, Fango e Libertà; La moto e il cinema.

Informazioni sulla mostra “Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte”

Quando
Date: 18 luglio 2018 – 24 febbraio 2019
Orario: 10:00 – 18:00

Dove
Reggia di Venaria Reale
Piazza della Repubblica, 4 – Venaria Reale

Prezzo
Biglietto intero: €14,00

Biglietto ridotto: €12,00
(possessori della tessera della Federazione Motociclistica Italiana; gruppi di min. 12 persone, maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti)

Biglietto ridotto: €8,00
(Under 21 – ragazzi dai 6 ai 20 anni – e universitari under 26)

Scuole: 4 euro
(classi minimo di 12 studenti, ingresso gratuito per 2 accompagnatori ogni 27 studenti)

Gratuito
(minori di 6 anni e quanti previsti da Gratuiti)

Diritti di prenotazione sull’acquisto dei titoli d’accesso per i gruppi: 10 euro a gruppo – 5 euro a classe

Il biglietto è acquistabile anche presso le biglietterie della Reggia.

Altre informazioni
www.lavenaria.it

 

Ph. credits: Arthemisia

 

Testo di Alessandro da Rin Betta

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